Agli Australian Open Zverev aveva parecchio in ballo. Vincendo non solo avrebbe arricchito il suo palmares del primo titolo Major, ma sarebbe diventato il n. 1 al mondo, scavalcando sia Medvedev che Djokovic. A far svanire con largo anticipo quest’allettante opportunità ci pensò Denis Shapovalov, a cui riuscì di eliminare il tedesco agli ottavi senza lasciargli nemmeno un set. Nella conferenza stampa successiva a quella cocente sconfitta uno Zverev abbattuto ma comunque lucido e onesto con se stesso non nascose le speranze con cui arrivò in Australia, aggiungendo tuttavia che se questo era il modo in cui giocava non solo non era meritevole di raggiungere un simile obiettivo, ma anche il menzionarlo sarebbe stato sciocco.
Oltre all’essere immediatamente tornato alle competizioni – ha partecipato all’Open Sud de France a Montpellier, dove è stato battuto in finale dal kazako Bublik, – Zverev non ha mancato di esprimersi nuovamente riguardo alla sua spedizione australiana; ecco le sue parole: “C’era troppa pressione in Australia, troppo parlare della possibilità di essere il n. 1, era nella mia testa e non l’ho gestito bene, le cose stanno così”.
“È un processo d’apprendimento, ero in una situazione per la prima volta, la prossima magari non starò così tanto attaccato al telefono… a questo giro i miei genitori non erano con me, la mia ragazza non era con me, per cui ero spesso col telefono, la prossima volta, se saranno con me, potrò forse spegnerlo per essere libero dal mondo esterno”.
“È quel che ho fatto molto bene alle Olimpiadi dopo la semifinale dal momento che ero il favorito per vincere la finale, ho bisogno di imparare da lì, non sono più un giocatore giovane, ho vinto a ogni livello, un Grande Slam è l’unico obiettivo mancante, ma ci sono tanti giocatori là fuori con lo stesso obiettivo, non sarà facile ma sto lavorando per questo ogni giorno”.
Fonte: https://www.tennis365.com/tennis-news/alexander-zverev-news-world-no-3-admits-pressure-got-to-him-in-australia/