Erano quarantaquattro anni che lo Slam australiano non veniva vinto nel singolo da qualcuno del posto – dal quando, nel 1978, a trionfare fu Christine O’Neil. Che la n.1 al mondo Barty avesse le carte in regola per mettere fine alla lunga attesa lo gridava a gran voce il modo con cui si è fatta strada fino alla finale – ha spazzato via un’avversaria dopo l’altra senza cedere nemmeno un set (e perdendo solamente ventuno game nell’arco di sei partite). Ashleigh aveva dominato in lungo e in largo, tanto che più che indovinare una vincitrice veniva da chiedersi se quella in atto fosse a tutti gli effetti una competizione, se la finale avrebbe presentato i connotati di epicità che ci si aspetta dalla battaglia tra le ultime due ancora in piedi. Da un lato una giocatrice in grado di far luccicare gli occhi a chi piace riempirsi la bocca di pronostici facili, dall’altro invece la ventottenne americana Danielle Collins, arrivata contro ogni aspettativa a giocarsi la prima finale Slam – a far percepire come irrealizzabile un simile obiettivo concorrevano il tabellone (vicina a Kontaveit, Rybakina e Mertens, quest’ultima battuta agli ottavi 4-6, 6-4, 6-4), e il rientro da un’operazione per guarire dall’endometriosi diagnosticatale a inizio aprile 2021 (malattia di cui soffre una donna su dieci, e che ha significato l’asportazione di una ciste delle dimensioni di una pallina da tennis dalle ovaie). Queste, dunque, le due contendenti al titolo 2022 degli Australian Open.
Le mani sullo Slam di casa Barty riesce a mettercele dopo solo due set, restando, da questo punto di vista, in linea con l’andamento generale del suo torneo. Non è tuttavia mancata la tanto agognata competizione: se infatti il primo set si è chiuso 6-3 dopo 33 minuti di gioco, il secondo è stato un testamento al carattere dell’australiana classe ’96, che, sprofondata sull’1-5, ha da lì innescato una rimonta a dir poco impensabile, finendo per accaparrarsi la finale 7-6(2) senza bisogno di passare per il terzo set. Vincitrice nel 2019 del Roland Garros, detentrice in carica di Wimbledon, quest’anno grazie a lei il trofeo dell’Happy Slam non lascerà l’Australia.
“In quanto australiana la parte più importante di questo torneo è il poter condividerlo con così tante persone, e voi del pubblico oggi siete stati niente meno che eccezionali. Questo pubblico è uno dei più divertenti di fronte a cui abbia mai giocato, e voi gente mi avete regalato tantissima gioia oggi qui fuori. Mi avete fatta rilassare. Mi avete costretta a giocare il mio miglior tennis.
Fonti: https://www.washingtonpost.com/sports/2022/01/29/ashleigh-barty-wins-australian-open/