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    Andy Murray e il timore che la storia si ripeta

    L’anno scorso agli AO Andy Murray avrebbe dovuto esserci. A deciderlo erano stati gli stessi organizzatori del torneo, riservando al britannico una delle otto wildcards disponibili. E invece sulla terra australiana il nostro non fece in tempo a metterci nemmeno un piede. Complice la positività al Covid-19 dovette giocoforza rinunciare. Una volta ristabilito venne in Italia, a competere al challenger di Biella, ma con lui, c’è da scommetterci, c’era ancora l’ingombrante bagaglio di disappunto per l’occasione sfumata – irritato dalla piega presa dagli eventi Murray decise di non guardare gli Australian Open; non solo, arrivò anche a smettere di seguire altri giocatori sui social media pur di non saperne nulla.

    Anche quest’anno all’ex n. 1 è stato fatto dono di una wildcard, corredata dalle lusinghiere parole del direttore Craig Tiley (“È rinomato per il spirito combattivo, la sua passione e il suo amore per il gioco e sono felice di accoglierlo nuovamente a Melbourne a gennaio”). Anche quest’anno su Murray si stende l’ombra di una possibile positività al Covid-19. La provenienza di questa minaccia ha un’origine che le notizie succedutesi in questi giorni hanno già circoscritto. Si tratta del Mubadala World Tennis Championship, un torneo-esibizione giocato la scorsa settimana a Dubai e che vanta già tre dei suoi partecipanti positivi al virus (Rafa Nadal, Belinda Bencic e Ons Jabeur). Murray – che al torneo ha preso parte e ha sfidato, tra gli altri, proprio Nadal – ha parlato delle sue prossime mosse a Sportskeeda. “Farò il mio test per l’Australia il giorno di Natale, prima della mia partenza il 27. In pratica ho sei o sette giorni, devo provare a stare al sicuro durante il periodo natalizio”. A preoccupare Andy è anche la situazione in cui versa attualmente la Gran Bretagna: “Mi preoccupo visto il numero di casi che ci sono nel mio Paese al momento. Ovviamente voglio provare a stare al sicuro. Quando arriverò a casa farò tutto il mio allenamento fisico e le mie cose a casa mia. Probabilmente non andrò al National Tennis Centre”.

    In ultimo ecco alcune parole spese dal campione di Glasgow riguardo la sua condizione mentale attuale: “Adesso mi sembra di avere molto più chiaro nella mia mente come giocherò e come approccerò le partite il prossimo anno. Decidere deriva dall’avere le idee chiare, dall’avere chiarezza riguardo il modo in cui vuoi giocare, e al momento mi sento sicuro a riguardo e credo che questo mi aiuterà nei momenti importanti”.      

    Fonti: https://flipboard.com/@tennisworldusa/tennis-world-usa-b9mvjdqmz/-/a-XeYf9MPHRVCSVQj2gtzyeg%3Aa%3A1656297173-%2Fhttps://www.theguardian.com/sport/2021/feb/22/tennis-andy-murray-australian-open-covid-19

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