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    Tornei estivi: che ne sarà? Parla il presidente ATP

    I tornei estivi sarebbero dovuti essere ormai alle porte, ma a causa della pandemia di coronavirus molti di essi sono stati rimandati o addirittura cancellati.

    Siamo entrati ufficialmente nella fase 2 e sembra che qualcosa, con calma, inizi a ritornare alla normalità.

    Sono stati riaperti infatti i circoli permettendo a molti atleti di tornare in campo ed allenarsi.

    Il tutto rispettando le distanze di sicurezza e le norme messe in vigore dallo Stato Italiano per potersi allenare e non diffondere l’epidemia ancor di più. La fase che stiamo vivendo é molto importante e un errore potrebbe costarci caro rimandandoci indietro alla fase 1, costandoci molto in termini di vite umane.

    Il tennis é stato considerato tuttavia tra gli sport più sicuri da questo punto di vista, essendo che viene giocato per lo più individualmente e a distanza.

    Tornei estivi

    Che ne sarà dei tornei estivi ATP invece?

    A parlare per primo é stato, ovviamente, Andrea Gaudenzi, dirigente sportivo, imprenditore ed ex tennista italiano, presidente dell’ATP dal 1º gennaio 2020.

    In un’intervista a Reuters ha dichiarato che non é tutto perduto, dicendo:

    “Non sarebbe saggio rinunciare ora, nessuno sa cosa succederà, vogliamo avere un atteggiamento ottimista. Ovviamente ci sono varie opzioni, come giocare a porte chiuse o adattarsi alle restrizioni sui viaggi (questo strizza un po’ l’occhio all’ipotesi di tornei nazionali) ma non abbiamo preso ancora delle decisioni perché sono tutti scenari ipotetici”.

    Quando conosceremo la situazione ai primi di giugno, allora forse sapremo qualcosa in più a proposito dell’estate americana. Possiamo immaginare che sia difficile conformare tutti i paesi a un unico regolamento in fatto di restrizioni sui viaggi. Per esempio, l’Australia attualmente si trova in una fase completamente diversa dalla Gran BretagnaSe si pensa alla Svezia, hanno avuto un approccio totalmente differente e forse oggi sarebbe possibile disputarvi un torneo; ma sarebbe altrettanto fattibile far viaggiare cento giocatori verso la Svezia? No. Questo è il problema“.

    Ed é cosí che, in una situazione tanto difficile quanto surreale, si attenderà metà maggio per sapere qualcosa di più certo sulle sorti dei tornei estivi.

    Non ci resta che attendere. Continuate a seguirci per ulteriori news sempre qui su tennistalker.it!

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