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    TennisTalker MagazineCuriositàTennis grunting: esibizionismo o necessità?
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    Tennis grunting: esibizionismo o necessità?

    Tra le varie curiosità e stranezze che circondano il mondo del tennis, ce n’è una che attira l’attenzione in modo particolare. Si tratta del cosiddetto ‘grunting’ . È piuttosto frequente che, specialmente ad occhi poco esperti (e orecchie) sia rimasto impresso proprio questo di una partita di tennis, più che le abilità degli atleti presenti in campo. Il grunting altro non é che la parola inglese utilizzata per descrivere le grida degli atleti, i ‘grugniti’ che emanano nel momento in cui colpiscono la palla. 

    Quello che per alcuni può sembrare non necessario, fastidioso e talvolta imbarazzante, gode in realtà di motivazioni ben più profonde. 

    Prima fra tutte, la necessità di espellere l’aria dai polmoni. È in questo modo infatti che si libera la fatica dello sforzo fisico e ci si prepara ad incamerare maggior ossigeno per prepararsi alla battuta successiva. In molti casi è utile per aumentare la potenza e rendere il match più intenso. 

    Il secondo motivo, forse quello più difficile da identificare, risale a tempi antichissimi. 

    Il grido farebbe riferimento infatti alle grida dei soldati che si preparavano ad entrare in guerra. 

    Il tennista, così come il gladiatore, utilizzerebbe la voce per intimidire l’avversario, per sottolineare la propria potenza e allo stesso tempo distrarlo.

    Quindi, la prossima volta che vi ritrovate bloccati nel traffico di una tangenziale di periferia, non utilizzate il clacson, ma piuttosto, abbassate il finestrino e gridate. Nel migliore dei casi le altre macchine si sposteranno, nel peggiore vi ritroverete con qualche occhio puntato addosso e probabilmente vi chiederanno se vi sentite bene. Tanto vale tentare, no? 

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