Jannik Sinner ha risposto ad una domanda sui troppi impegni in calendario sostenendo che i giocatori hanno la libertà di scegliere i tornei, ma chiarendo che ognuno la pensa a proprio modo
Il problema dei troppi impegni nel calendario ATP e WTA è uno degli argomenti più discussi delle ultime settimane. Carlos Alcaraz, Iga Swiatek e Coco Gauff avevano criticato le rispettive organizzazioni per aver reso il calendario sempre più lungo: quest’anno sono aumentati i giorni in quasi tutti i Masters 1000, la cui partecipazione è obbligatoria. Interrogato sull’argomento, Sinner ha espresso una visione in linea con quanto detto dal chairman dell’ATP Andrea Gaudenzi, ovvero “i giocatori sono liberi di scegliere i tornei a cui partecipare”.
Le parole dell’azzurro
“Non voglio criticare nessuno” – ha detto l’altoatesino – “Per me ognuno la pensa a proprio modo. Come dico sempre, noi, come giocatori, possiamo sempre scegliere. Devi solo capire qual è la tua priorità. Ho sempre fatto delle scelte, anche l’anno scorso, saltando qualche torneo. Il programma è quello che è, e se devi giocare un torneo, lo devi giocare. Altrimenti scegli di riposare o allenarti. Quindi è quello che è“.
La questione può essere vera da entrambe le parti: come detto, i Masters 1000 sono obbligatori, salvo infortuni, che vanno dimostrati tramite un certificato medico, e la decisione di allungarli rende naturalmente la stagione molto più lunga. Allo stesso tempo il tennis è uno dei pochi sport dove i giocatori sono liberi di gestirsi la programmazione e la decisione di giocare tante esibizioni (per cui Alcaraz è stato recentemente criticato) non aiuta i giocatori a sostenere la causa, come ha dichiarato anche Djokovic in conferenza a SHanghai.