Il serbo è vicino alla qualificazione per le ATP Finals 2025, ma lascia aperto il dubbio sulla sua presenza. Dopo Shanghai giocherà ad Atene, poi deciderà
L’ombra dell’incertezza si allunga sulle ATP Finals di Torino 2025. Nonostante sia ormai ad un passo dalla qualificazione matematica, Novak Djokovic ha lasciato intendere che la sua presenza al Pala Alpitour non è affatto scontata.
Interpellato durante il Masters 1000 di Shanghai, il campione serbo ha frenato gli entusiasmi: “Non faccio più piani a lungo termine. Dopo Shanghai giocherò ad Atene, poi vedrò se andrò a Torino. Non sono ancora sicuro, ma spero di tornare a competere lì. Vedremo”.
Il tema calendario e la polemica dei top player
Oltre alla questione personale, Djokovic ha affrontato un tema che lo accompagna da anni: l’eccessiva densità del calendario. La sua presa di posizione arriva in una settimana in cui Coco Gauff e Iga Swiatek hanno criticato il numero di tornei e i rischi legati ad infortuni e sovraccarichi.
Il 24 volte campione Slam ha sottolineato come da oltre 15 anni si parli di una riforma del calendario senza arrivare a risultati concreti: “Siamo ancora troppo poco uniti. Servirebbe che i top player si sedessero insieme, si rimboccassero le maniche e investissero energie reali per cambiare le cose”.
Verso Torino con il punto interrogativo
Djokovic, reduce dalla semifinale dello US Open persa contro Alcaraz, ha scelto un calendario ridotto per gestire meglio le energie e prolungare la carriera. Ma proprio questa strategia potrebbe escludere Torino dai suoi obiettivi.
Per ora, l’unica certezza è che il serbo inizierà domani il suo cammino a Shanghai sfidando Marin Cilic, in un ritorno attesissimo dopo un mese di pausa.