Il russo era stato sanzionato per “scarso impegno” nonostante i crampi: sventata anche una multa da 40 mila dollari
Daniil Medvedev non è nuovo a discussioni furiose con arbitri e giudici di sedia. Ma quanto accaduto ieri a Pechino ha superato il limite del normale perimetro polemico. Il tennista russo è stato colpito da un provvedimento che definire discutibile è poco: violazione per “mancanza di impegno”, in un momento in cui non riusciva nemmeno a camminare per via dei crampi.
La scena si è consumata durante la semifinale del torneo cinese – conclusosi oggi con la vittoria di Jannik Sinner – sul punteggio di 7-5, 5-7, 0-1, 40-15 per il giovane statunitense Learner Tien, quando l’arbitro egiziano Adel Nour ha deciso che il mancato tentativo di Medvedev di rispondere al servizio avversario non fosse dettato dal dolore, ma da scarsa competitività del russo ex numero 1 del mondo. Una lettura burocratica e spietata del regolamento.
Medvedev, come facilmente prevedibile e nell’occasione anche comprensibilmente, è esploso: “Chi sei tu? Come ti chiami? Vuoi che mi ritiri? Chi sei tu per dire se ci sto provando o no?”, ha urlato Daniil al giudice di sedia, mentre il supervisor si preparava a intervenire per calmare le acque. Poco dopo, con i crampi ormai ingestibili, il russo si è ritirato sul 4-0 per Tien.
Qualche ora dopo la fine dell’incontro, è arrivato il mea culpa dell’ATP. In una nota ufficiale, riportata da The Athletic, l’organizzazione che gestisce il circuito professionistico del tennis maschile ha ammesso l’errore: “Dopo aver rivisto l’episodio, l’ATP Officiating ha stabilito che la violazione per Best Efforts è stata comminata per errore. La decisione è stata comunicata a Medvedev e al suo team, e nessuna multa sarà imposta.”
Un dettaglio non da poco, dal momento che la sanzione avrebbe potuto raggiungere i 40.000 dollari. Una cifra che Medvedev si è visto cancellare, insieme all’illazione – ben più pesante – di non aver messo il massimo dell’impegno nello svolgimento del proprio mestiere. Nel cupo marasma dell’annata del russo, almeno una (giusta) soddisfazione è arrivata.