Frances Tiafoe non si nasconde dietro le parole. Reduce da un 2025 fatto di luci e ombre, il tennista americano ha tracciato un bilancio sincero del suo anno, definendolo senza mezzi termini “mediocre nella migliore delle ipotesi”
Attualmente numero 28 del ranking ATP (era stato anche 11° solo pochi mesi fa), Tiafoe ha vissuto momenti complicati, come la recente sconfitta al primo turno dell’ATP 500 di Tokyo contro Marton Fucsovics (3-6, 6-1, 7-5), la quarta consecutiva. Nonostante questo, il 27enne può vantare qualche risultato positivo: la finale raggiunta a Houston e i quarti di finale al Roland Garros, suo miglior traguardo negli Slam del 2025.
“Ho avuto sconfitte molto difficili, ho faticato a mettere insieme tre o quattro vittorie di fila, che sono fondamentali per restare al top,” ha raccontato in un’intervista. “E non ho ottenuto i grandi risultati che ogni anno mi regalano fiducia. Un anno fa ero a un set dalla finale degli US Open, e da lì avrei dovuto fare un passo avanti. Invece ho giocato in maniera nervosa, lontano dal livello di cui sono capace.”
Obiettivo: costanza e ossessione
Nonostante l’amarezza, Tiafoe non ha perso la voglia di rilanciarsi. Il suo obiettivo è ritrovare continuità e abitudine alla lotta, giorno dopo giorno:
“Devo essere costante, restare competitivo per nove mesi e vedere dove mi porterà. Ho le capacità e il gioco è aperto: la chiave è diventare ossessionati. Se vuoi essere davvero forte, devi essere ossessionato dal tennis. È questo che può portarmi lontano.”
Il 2025 non resterà dunque l’anno migliore della sua carriera, ma Tiafoe lo considera una tappa di crescita: “Nei momenti difficili bisogna ricordare che la situazione è temporanea, non permanente. Dove sono adesso dipende da me, ed è nelle mie mani cambiare le cose.”
Lo sguardo sul futuro e sulla rivalità Sinner–Alcaraz
Guardando avanti, il numero 28 del mondo vuole chiudere in positivo la stagione e costruire buone basi per il 2026: “Voglio acquisire abitudini sane fin da subito, così da arrivare all’anno prossimo con la mentalità giusta. Punto a una delle migliori stagioni della mia vita.”
Infine, non è mancato un commento sulla rivalità che sta accendendo il circuito, quella tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz:
“Con Jannik sai sempre cosa aspettarti: porta intensità e solidità ogni giorno. Carlos invece è più simile a me, nel suo talento più istintivo e spettacolare. Ma la cosa importante è che entrambi mostrano la stessa dedizione in ogni partita. Servono altri giocatori che possano inserirsi in questa lotta, e questa sfida mi motiva.”

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