L’ex n.1 del mondo paga caro l’ira dopo la sconfitta contro l’Italia in Coppa Davis 2024: arriva la squalifica e una maxi-multa da 30.000 dollari
Lleyton Hewitt, attuale capitano della squadra australiana di Coppa Davis ed ex numero uno del mondo, è stato squalificato per due settimane e multato di 30.000 dollari australiani dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA). Il motivo? Un episodio di condotta violenta ai danni di un ufficiale antidoping, avvenuto dopo la semifinale della Davis Cup 2024 a Malaga, persa proprio contro l’Italia.
L’incidente dopo la sfida con l’Italia
Il fatto risale al 23 novembre 2024, al termine del match in cui gli azzurri si imposero per 2-0 sugli aussies. Secondo la ricostruzione ufficiale, Hewitt avrebbe spintonato un volontario incaricato di seguire i protocolli antidoping.
Nonostante la sua difesa basata sulla tesi della “legittima difesa”, l’ITIA ha confermato l’accusa dopo aver esaminato video, testimonianze e interviste.
“Il comportamento di Hewitt non è stato ragionevole né proporzionato e non soddisfa i criteri di autodifesa”, ha dichiarato il presidente del tribunale indipendente Michael Heron.
Tempistiche della sanzione
La sospensione scatterà dal 24 settembre al 7 ottobre 2025, evitando di colpire la prossima sfida di Davis Cup che vede l’Australia opposta al Belgio a Sydney (13-14 settembre).
Durante questo periodo, Hewitt non potrà prendere parte ad alcuna attività collegata al tennis: niente coaching, niente ruoli tecnici e nessuna presenza ufficiale in eventi sportivi.
Reazioni e conseguenze
Karen Moorhouse, CEO dell’ITIA, ha sottolineato l’importanza della decisione:
“Il personale antidoping ha un ruolo fondamentale per garantire l’integrità del tennis e deve poter operare senza timore di aggressioni. In questo caso, la linea è stata oltrepassata e l’ITIA non poteva restare inerte.”
L’Australia, dunque, dovrà convivere con l’eco di questa vicenda in un momento delicato, alla vigilia di un tie chiave contro il Belgio per restare in corsa verso le Finals di Bologna.