L’ex numero 3 del mondo battuto all’esordio anche a Winston Salem, stavolta il carnefice è Yunchaokete Bu. Il greco è finito in una tremenda spirale negativa, e non sembra aver così tanta voglia di uscirne
Con la netta sconfitta patita contro il cinese Yunchaokete Bu per 6-3, 6-2, Stefanos Tsitsipas “guadagna” la settima sconfitta nelle ultime 8 partite, ma il dato preoccupante per la stagione del greco non è solo questo.
Il ventisettenne ateniese non mette insieme due vittorie di fila da ben quattro mesi, quando a Barcellona arrivò ai quarti di finale per poi ritirarsi durante il match contro Arthur Fils. Un altro scoglio che sembra impossibile da valicare per l’ex numero 3 del ranking è il terzo turno: a partire dall’inizio della stagione Tsitsipas ha superato questo ostacolo solo una volta, quando finì per vincere l’ATP 500 di Dubai, unica nota positiva del suo altrimenti tremendo 2025.
Non è da tutti vincere un ATP 500 e su questo non si discute. A Dubai, su una superficie che ha poco da spartire con il tennis del greco, il classe 1998 sconfisse nell’ ordine Lorenzo Sonego, Karen Khachanov, Matteo Berrettini, Tallon Griekspoor e Felix Auger-Aliassime e gli ultimi tre erano in un momento di forma eccezionale. Un exploit inaspettato da parte del greco, che però si è spento nuovamente proprio quando sembrava essersi ridestato, per precipitare di lì a poco fino alla posizione numero 28 della classifica, con un distacco di ben 25 posizioni dal suo best ranking.
Il bilancio stagionale da gennaio è di 5 primi turni, 6 secondi turni, 4 terzi turni e la vittoria di Dubai, che formano uno score complessivo da 19 vittorie e 17 sconfitte. Le sconfitte non superano le vittorie, almeno quello, però non è sicuramente il migliore dei momenti registrati fino ad ora dal greco, perdonateci l’eufemismo. Può capitare, anche se qui il quadro generale pare volgere al peggio e soprattutto alla confusione più spinta, come dimostrato dal repentino passaggio in panchina tra il conflittuale padre Apostolos e il duro Goran Ivanisevic, che non ha speso parole gentili per il suo allievo (“sono più in forma di lui. Lui vuole, vuole e vuole, ma non fa nulla per cambiare,” la spietata analisi dell’ex giocatore croato dopo l’eliminazione patita da Stefanos al primo turno di Wimbledon).
La stagione 2024, tra alti e bassi, ma degna di un giocatore del suo calibro
Nonostante Tsitsipas arrivasse da un’annata positiva come quella del 2023, nel 2024 Stefanos ha comunque mantenuto un ottimo livello, perdendo qualche punto per uno o due turni non confermati, ma dopo le Olimpiadi sembra che il tennista di Atene si sia perso qualche pezzo per strada. Per la prima volta dopo 6 stagioni non è arrivata la qualificazione alle ATP Finals e le critiche tra social e giornali non sono mancate.
Le due settimane più accese della scorsa stagione sono state quelle tra Montecarlo e Barcellona, dove il greco ha ottenuto una vittoria (nel 1000 monegasco) e una finale (nel 500 spagnolo). Poi sono arrivati i quarti di finale a Roma e al Roland Garros, qualche prestazione rivedibile tra Halle, Wimbledon e Gstaad ma anche un positivo quarto di finale alle Olimpiadi perso contro il futuro vincitore Novak Djokovic, indemoniato per assicurarsi l’ultimo importante trofeo mancante nell’affollatissima bacheca di casa.
Da quel momento in poi, qualche vuoto, fino ai quarti di finale a Parigi-Bercy, su un cemento indoor meno rapido di quello su cui si disputano gli altri tornei della seconda parte di stagione e per questo più amico. Per cercare di scuotersi, Tsitsipas ha infilato un cambiamento dietro l’altro: dalla collaborazione iniziata agli US Open 2024 con Dimitris Chatzinikolaou al già citato e burrascoso periodo passato al fianco di Ivanisevic, conclusosi dopo Wimbledon 2025 con il ritorno al timone di papà Apostolos. Siccome al peggio non c’è mai limite, nella crisi sportiva si è insinuata anche quella sentimentale con la collega Paula Badosa, e c’è chi ha inevitabilmente cercato un nesso tra il naufragio sentimentale e quello professionale, che però aveva iniziato a manifestarsi ben prima.
Non si sa cosa stia passando in questo periodo per la testa di Stefanos Tsitsipas: vedremo che piega prenderà la sua carriera al termine della stagione. Servirebbe un cambiamento radicale per ribaltare una situazione psicologica cupissima e un patrimonio tecnico ridotto alle macerie. Soprattutto, occorrerà cambiare atteggiamento, e francamente non si sa quanta voglia abbia Stefanos di cambiarlo.