Tra ieri sera e la notte passata, Luciano Darderi e Lorenzo Sonego hanno faticato per poter avanzare al turno successivo, ottenendo ottimi risultati. Non ce l’hanno fatta Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci, fermandosi così ai sedicesimi di finale.

Darderi e Sonego negli ottavi di finale

Darderi ha lottato solo come lui sa fare contro un avversario che può sempre creare difficoltà, soprattutto sul veloce: parliamo di Mackenzie McDonald, statunitense che ha portato l’italiano al terzo set, dopo due tiebreak. Il risultato finale è 7-6(5), 6-7(6), 6-4 e, in termini di resistenza fisica e mentale, il classe 2002 è stato superiore nel momenti più importanti sul finale.

L’altra risultato positivo è di Sonego: il torinese ha battuto per 6-3, 6-7(2), 7-6(3) lo statunitense Stefan Dostanic, classe 2001 di Irvine, intorno al 410° posto del ranking ATP. Il ragazzo che ha ricevuto una wild card, ha passato i primi anni di college alla USC, University of Southern California, per poi trasferirsi alla Wake Forest University in North Carolina, con cui ha vinto l’Indoor National Championship 2025. Il ragazzo ha una wild card anche per l’ormai vicina edizione degli US Open e quest’anno sembrerebbe non poter andare meglio di così.

Ora Luciano Darderi affronterà Miomir Kecmanovic, che ha appena superato Aleksandar Kovacevic in due set. Al torinese Sonego tocca Jaume Munar, artefice dell’eliminazione di Bellucci.

Stop alla corsa di Arnaldi e Bellucci

Come detto precedentemente, Matteo Arnaldi è stato eliminato subito: colpa dell’ottima partita di Botic Van de Zandschulp, in contrapposizione ad una prestazione negativa del sanremese. Il risultato è un doppio 6-3 schiacciante, che consente all’olandese di giocarsi un posto per i quarti di finale contro l’argentino Sebastian Baez, che ha eliminato Pablo Carreno Busta.

Per Mattia Bellucci, dopo l’ottima vittoria contro Francisco Comesana, c’è una spiacevole sconfitta, contro lo spagnolo Jaume Munar. Il risultato di 6-3, 6-1 è il possibile frutto della stanchezza accumulata dal tennista di Busto Arsizio, reduce dalla vittoria della prima edizione del Challenger di Sumter e trasferito subito a Winston Salem.