Jannik Sinner non si arrende ai problemi al gomito e neanche alle pallate di Shelton, il numero 1 del mondo torna in semifinale a Wimbledon
[1] J. Sinner b. [10] B. Shelton 7/6(2) 6/4 6/4
Jannik Sinner, dopo la prova non ottimale contro lo sfortunato Grigor Dimitrov, è tornato a fare gioco nei quarti, e che gioco. Tanti dubbi fra ieri e stamattina, dovuti all’infortunio al gomito che stava pesando parecchio sulla prestazione contro il bulgaro negli ottavi. Stamattina un allenamento di un’ora, ampia fasciatura sul gomito e via in campo. L’azzurro ha ritrovato la semifinale a Wimbledon, già giocata nel 2023, raggiungendo il penultimo atto per il quarto Slam consecutivo. Jannik è diventato così il primo italiano a raggiungere più di una semifinale ai Championships, e ora attende di scoprire chi affronterà fra l’amico Cobolli e il sette volte campione Novak Djokovic.
Ben Shelton non esce comunque sconfitto da questo Wimbledon 2025. Lo statunitense quest’anno ha già giocato la semifinale in Australia e, grazie a ottimi risultati, ha agguantato la Top 10. Anche a Wimbledon sono arrivati buoni segnali e il futuro sembra radioso, servirebbe solo mettere nel bagaglio qualche variazione tattica in più. Applausi meritati per un ragazzo che, fra un po’, potrebbe diventare un serio candidato alla vittoria dello Slam più ambito al mondo.
Il racconto del match
Sono bastate 2h21′ a Jannik Sinner per sbrigare la pratica Ben Shelton. Lo statunitense aveva giocato un ottimo tennis sin qui, guadagnandosi il primo quarto a Wimbledon con grande merito. Il numero 1 del mondo oggi però è stato semplicemente troppo concreto per il 22enne di Atlanta. Sinner ha chiuso con l’89% di punti vinti con la prima (50/56), non scontato con un gomito mal messo e ha rispedito al mittente le uniche due palle break concesse. I vincenti per l’altoatesino sono stati 33, a fronte di 17 errori non forzati. L’impressione è che oggi Sinner abbia addirittura giocato in contenimento con il dritto e con la prima, che ha tenuto su una media di 199 km/h. Ciò è bastato all’azzurro per chiudere in tre set senza troppi patemi.
Primo set in cui hanno comandato i servizi, fino al naturale tie-break. Nel mini parziale lo statunitense è totalmente crollato, mettendo a referto una serie di errori non forzati e permettendo un agile 7/2 a un solidissimo Sinner. Nel secondo set sono arrivate le prime e uniche palle break per Shelton, prontamente rispedite al mittente da Jannik. Il set è filato liscio fino al 5/4, in cui Sinner è riuscito a trovare la chiave per il primo break del match: 6/4. Terzo e decisivo set in fotocopia con gli altri. Grande equilibrio fino al 5/4, poi Jannik prova a chiudere una, due volte, prima di riuscire a sfruttare il terzo match point.
Jannik verso la finale con l’incognita Djokovic
Sinner avrà ora un giorno di riposo prima della semifinale, in cui potrebbe trovarsi di fronte lo spauracchio Djokovic (Cobolli permettendo). Il problema al gomito dovrebbe rientrare ampiamente, si spera, ma un’eventuale sfida con il serbo sette volte campione potrebbe essere dura in previsione di una finale contro Alcaraz. Wimbledon resta, manco a dirlo, un chiaro obiettivo di Jannik e l’accoppiata Djokovic-Alcaraz uno in fila all’altro potrebbe solo rendere ancor più epico un eventuale trionfo. Chi vivrà, vedrà. Nel frattempo Jannik può già sorridere per aver migliorato il risultato del 2024, quando perse nei quarti contro il russo Medvedev che gli negò l’incrocio proprio con Alcaraz.