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    Scontro per la gestione delle Finals. L’ATP si inserisce nel braccio di ferro tra FITP e Governo

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    Lettera dell’ATP alla FITP: serve chiarezza sul futuro delle Finals a Torino. Il contenuto, pubblicato da Il Fatto Quotidiano, riflette i dubbi dell’ATP sul nuovo assetto introdotto dal Decreto Sport: “Indispensabile confermare l’autonomia organizzativa della Federazione”

    A pochi mesi dalla nuova edizione delle Nitto ATP Finals, in programma a novembre, un tema caldo si insinua dietro le quinte del grande evento: la governance dell’organizzazione. L’ATP ha infatti inviato una lettera ufficiale alla FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel), pubblicata in esclusiva da Il Fatto Quotidiano, in cui esprime la necessità di ottenere chiarimenti urgenti sul nuovo assetto organizzativo previsto dal recente Decreto Sport emanato dal Governo italiano.

    Al centro della questione c’è l’articolo 9, comma 3, del decreto: la norma prevede che l’organizzazione delle ATP Finals, finora affidata in via esclusiva alla FITP, venga affidata a un nuovo soggetto condiviso tra la Federazione, la società governativa Sport e Salute, il Comune di Torino e la Regione Piemonte. Il tutto in virtù del sostanzioso contributo pubblico destinato alla manifestazione: 97,5 milioni di euro per i prossimi cinque anni.

    Questa nuova struttura – che prevede anche l’istituzione di una commissione tecnica a maggioranza pubblica – ha acceso l’attenzione dell’ATP. Nella lettera, l’Associazione dei giocatori e dei tornei professionistici sottolinea che la decisione di proseguire con l’organizzazione a Torino si fonda su una condizione ben precisa: che sia la FITP a mantenere “la piena autonomia nel gestire gli aspetti organizzativi ed esecutivi dell’evento”, assumendo “tutti i diritti e gli obblighi derivanti dal Long Form Agreement”.

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    In altre parole, l’ATP sembra voler mantenere una linea netta: il soggetto interlocutore deve restare la Federazione, senza intermediari. Un cambiamento in questa dinamica potrebbe compromettere la conferma del rinnovo per le prossime edizioni.

    Il Governo, da parte sua, non sembra intenzionato ad “avocare a sé” la gestione delle Finals, ma punta a una più ampia redistribuzione delle leve decisionali per promuovere una logica di sviluppo territoriale e maggiore trasparenza sui grandi eventi finanziati con fondi pubblici.

    Il presidente della FITP, Angelo Binaghi, ribadisce invece la volontà di mantenere l’autonomia operativa anche a costo di rinunciare al sostegno economico statale. A suo favore, l’ottimo bilancio delle passate edizioni – in termini di pubblico, visibilità internazionale e impatto economico – e una collaborazione già ben rodata con le istituzioni locali.

    Al momento, dunque, la palla è in una zona neutra del campo: se da un lato la posizione dell’ATP è chiara, dall’altro il Governo sembra disponibile al dialogo per cercare un punto di equilibrio. Con le Finals sempre più vicine, il tempo per risolvere la questione si fa però stretto, e l’esito di questa “partita istituzionale” potrebbe avere effetti ben più grandi del campo da tennis.

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