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    TennisTalker MagazineCos'è successo all'interno del team di Sinner? Le ipotesi sul commiato a Panichi e Badio

    Cos’è successo all’interno del team di Sinner? Le ipotesi sul commiato a Panichi e Badio

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    Differenze caratteriali, interviste non concordate o qualcosa di imperscrutabile? Oggi la conferenza stampa di Jannik ai Championships per fare chiarezza sul clamoroso allontanamento di preparatore atletico e fisioterapista

    Le scosse di un terremoto ad alta magnitudo si sono iniziate a percepire ieri poco prima dell’ora di pranzo, proprio mentre a Londra si svolgevano i sorteggi per i tabelloni dei Championships pronti a scattare tra quarantotto ore. La notizia, prima strisciante, poi conclamata è stata confermata dallo stesso entourage del numero uno del mondo a stretto giro di posta.

    Marco Panichi e Ulises Badio, rispettivamente preparatore atletico e fisioterapista di Jannik Sinner, sono fuori dal team. I due specialisti che avevano sostituito Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, licenziati dopo l’annosa vicenda Clostebol, non accompagneranno Jan né a Wimbledon, né altrove in futuro.

    Una decisione clamorosa, una rivoluzione decisa proprio da Jannik; una scelta sbalorditiva soprattutto consideratane la tempistica, a poco più di due giorni dal via di un evento importantissimo, su cui Sinner punterà fiches pesanti anche per rifarsi dal tremendo KO patito nella finale del Roland Garros persa nonostante i famosi tre match point a favore contro Carlos Alcaraz.

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    L’assenza di Panichi durante lo scorso torneo di Halle, che Jannik aveva concluso al secondo turno a causa della sconfitta subita contro Sasha Bublik, poi vincitore del trofeo, non era passata inosservata, ma non aveva fatto alzare le antenne degli addetti ai lavori. Si pensava a una pausa tra i due tornei-mammut del Grande Slam, una breve sospensione dei lavori prima dell’ovvio ricongiungimento a Wimbledon. Invece la contumacia di Panichi in Germania è stata prodromo di un distacco definitivo.

    Ancora, come già scritto e in attesa di aggiornamenti dal diretto interessato che con ogni probabilità arriveranno oggi durante la conferenza stampa pre-torneo, non sono chiarissimi i motivi della separazione dai due professionisti, ma nell’ambiente, sin dal momento in cui l’indiscrezione ha cominciato a circolare, i sospetti si sono concentrati sulle differenze caratteriali emerse tra il numero uno azzurro e i due ormai ex membri del team, fatto che, nonostante il clamore suscitato dalla rilevanza dei personaggi coinvolti e dal momento scelto per interrompere il rapporto, è perfettamente contemplabile quando si parla di rapporti umani, lavorativi e non.

    Inoltre sembra, ma si tratta appunto di supposizioni da prendere con le pinze, Sinner non sarebbe stato felicissimo di alcune interviste rilasciate dai suoi due ex dipendenti, e non per questioni di merito o contenuto. Panichi e Badio non avrebbero mai dichiarato nulla di segreto o confidenziale a microfoni aperti, ma l’estremo riserbo che ha caratterizzato Jannik nel corso della sua giovane carriera ha fatto sì che per produrre la frattura sia bastata una leggere sovraesposizione mediatica – e magari qualche esternazione sfuggita ai due a microfoni spenti – non opportunamente concordata con il dovuto preavviso e nei minimi dettagli.

    Oggi, nella sala stampa di Wimbledon, i giornalisti chiederanno conto al kid di Sesto Pusteria della vicenda, e sapremo se le nostre supposizioni, condivise dalla gran parte degli addetti ai lavori, sono vicine alla realtà oppure, al contrario, elucubrazioni stinte.

    Resta il fatto che il preparatore romano, per sei lunghi anni guardiano del leggendario fisico di Nole Djokovic, e il fisioterapista italo-argentino di stanza a Treviso sono durati al servizio del tre volte campione Slam appena qualche mese. Le posizioni nel team non rimarranno vacanti a lungo, com’è ovvio, ma per ora, almeno per ora, nella campagna sui prati dell’All England Club Sinner sarà accompagnato soltanto da Darren Cahill, Simone Vagnozzi e dall’osteopata Andrea Cipolla.

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