Lorenzo Musetti parte piano, poi innesta una marcia più alta e stacca Diallo. Domani sfida a Jack Draper per un posto in finale
[10] L. Musetti b. [LL] G. Diallo 6-4 6-3
Lorenzo Musetti non ha intenzione di fermarsi, e francamente non si vede perché mai dovrebbe. Rispettando il pronostico che lo vedeva ampiamente favorito, “Muso” ha battuto in due set Gabriel Diallo e staccato il pass per la seconda semifinale della carriera a livello Masters 1000, appena due settimane dopo aver fatto il suo esordio in una “final four” della categoria a Montecarlo. Prima di questa serata madrilena, solo Jannik Sinner aveva raggiunto due semifinali back-to-back in un torneo per maestri nella storia del tennis italiano.
Con quella di oggi diventano nove le vittorie nelle ultime dieci partite per il kid di Carrara, che domani contenderà alla sua bestia nerissima Jack Draper un posto nell’ultimo atto del Mutua Madrid Open e da lunedì spolvererà il proprio best ranking: già sicuro di debuttare nella top 10 dopo la scintillante partita vinta ieri contro Alex De Minaur, da stasera Lorenzo è segnalato dal “live ranking” alla piazza numero otto della classifica ATP. Lunedì prossimo sarà almeno numero nove, ma dall’ottava posizione può scalzarlo solo Ruud vincendo il torneo.
Peraltro, avendo raggiunto quota due semifinali “mille” in carriera, Musetti ha agganciato Matteo Berrettini nella specifica graduatoria relativa alle prestazioni degli italiani nella categoria, a una tacca da Fabio Fognini che ne vanta tre e a meno sette dall’inarrivabile Jannik Sinner, pronto a tornare in campo la prossima settimana a Roma.
IL MATCH – Musetti già dall’uscita dal tunnel degli spogliatoi è apparso contratto, del resto le responsabilità stanno iniziando a farsi pesanti, e il peso che tocca al grande favorito in campo certo non giova alla serenità. Qualche errore qui e là, un atteggiamento forse un po’ troppo remissivo in risposta, iniziativa lasciata troppo spesso nelle mani dell’avversario: insomma, si poteva partire meglio, e infatti il primo a scattare in avanti è stato Diallo, che ha piazzato il break nel sesto gioco comandando con il dritto e approfittando poi di un Musetti impreciso con il passante.
Un break utile però a svegliare Lorenzo, che da quel momento ha innestato una marcia in più, sufficiente a consentirgli di prendere in mano con relativo agio il controllo delle operazioni. Il contro-break nel settimo gioco, generato da un errore con il dritto a sventaglio del québécois, ha inaugurato un parzialone di sei giochi a zero che in un amen ha condotto Musetti nell’ideale condizione di trovarsi in vantaggio di un set e un break, nonostante qualche patema, frutto di una manciata di scelte discutibili, al momento di chiudere la prima frazione (anche quattro palle break salvate dell’azzurro nel decimo game).
Da lì in poi, pura accademia: Diallo – che era entrato in tabellone da lucky loser e che potrà comunque festeggiare il miglior risultato della carriera oltre a un best ranking nelle immediate vicinanze della top 50 – non è più riuscito a infastidire Lorenzo, che non ha denotato titubanze rilevanti al momento di impacchettare la partita.
Sabato “Muso” affronterà in semifinale Jack Draper, il giustiziere di Matteo Arnaldi. I precedenti per il nostro rappresentante non sono confortanti: tre sconfitte in altrettanti incroci tra Next Gen Finals e circuito ATP oltre a due KO a livello juniores (ma entrambi disputatisi sull’erba).
“Oggi non ho giocato il mio miglior tennis, ma l’importante era vincere in qualche modo la partita,” ha detto Lorenzo nel corso dell’intervista in campo. “Sapevo che sarebbe stato difficile, soprattutto a livello mentale, quindi sono soddisfatto di essermela cavata. Draper? Non ci ho mai vinto. Siamo cresciuti insieme, siamo amici e ci conosciamo bene, speriamo che la prossima sia la volta buona“. Dopotutto i precedenti appartengono al passato: domani è un altro giorno.