Da lunedì prossimo Lorenzo Musetti sarà nei primi dieci giocatori del mondo. Il carrarino sarà l’unico giocatore col rovescio monomane
Lunedì 5 maggio sarà una giornata storica per il tennis italiano: due azzurri, nati dopo il 2000, saranno nei primi dieci al mondo. Infatti, Lorenzo Musetti si aggiungerà al numero uno Sinner, grazie allo splendido successo ottenuto contro De Minaur. Una prestazione incredibile che certifica la maturità del carrarino, che, unita al talento che si ritrova, gli può consentire di restare anche in pianta stabile nelle posizioni che contano.
Musetti infatti non sarà un top 10 qualunque da lunedì. Sarà un classe 2002 – terzo più giovane – unico interprete del rovescio ad una mano. Si è spesso parlato delle grosse difficoltà che questo colpo comporta nel tennis moderno, fatto di potenza e di soluzioni rapide. Il tennis di Lorenzo è in controtendenza, fatto di scambi lavorati, variazioni, e nell’ultimo periodo anche dotato di grande intelligenza tattica.
Con una vittoria contro il canadese Diallo, l’azzurro si spingerebbe fino all’ottava posizione, scavalcando Rune, mentre un suo approdo in finale lo porterebbe al settimo posto del ranking. In caso di vittoria del torneo, Musetti potrebbe persino essere il nuovo numero 5 del mondo (Draper dovrebbe perdere contro Arnaldi). Ma al di là se ciò che accada o meno, il solo pensiero è un qualcosa di straordinario.
Lorenzo e Jannik: una storia incominciata 6 anni fa
Sarà la seconda volta che due italiani condivideranno la top 10 in classifica. Infatti fra novembre del 2022 e marzo 2023, Berrettini si unì a Sinner. Ma vedere Lorenzo, che con Jannik è cresciuto quasi parallelamente, sarà sicuramente differente. In molti ricorderanno una loro sfida giocata alle prequalificazioni di Roma nel 2019, sul campo Pietrangeli, quando erano ancora under 18. Sembrava destino che i due calcassero i palcoscenici più importanti del mondo insieme e, alla fine, a prescindere da come andranno i prossimi tornei, un traguardo storico è stato raggiunto.

Sono passati solo 6 anni da quel giorno e tutti i tifosi azzurri oggi possono solo ringraziare Lorenzo e Jannik. Il loro viaggio – che ricordiamo è appena all’inizio – sarà tutto da ammirare.