Complici condizioni fisiche e del campo non ottimali, nonché un buon avversario dall’altra parte del net, Fognini saluta Montecarlo al primo turno regalando comunque qualche sprazzo di bel gioco
Fabio Fognini ha sin qui disputato un 2025 con più ombre che luci. Il trentasettenne di Arma di Taggia ha giocato sin qui 6 partite, portando a casa solamente quella con Tristan Schoolkate al Challenger di Cap Cana in Repubblica Dominicana. L’ex numero 1 italiano è reduce da un infortunio al piede destro accusato nel primo match dell’anno ad Adelaide – dove si ritirò sul 3-2 in suo sfavore contro Bonzi – che lo ha tenuto ai box nei mesi di gennaio e febbraio. Fabio partecipa a Montecarlo in virtù della wildcard che gli organizzatori hanno deciso di assegnargli, anche per i meriti conquistati sul campo da parte di un giocatore che da queste parti ha comunque vinto un titolo.
Dall’altra parte della rete c’è Francisco Cerundolo. L’argentino ha sin qui avuto più alti che bassi in questo inizio di stagione. Tra i maggiori risultati ricordiamo la vittoria con Zverev nel torneo di casa sua a Buenos Aires (dove poi perderà la “finale-derby” con il brasiliano Fonseca), e i quarti di finale raggiunti sia a Indian Wells che a Miami (persi rispettivamente da Alcaraz e Dimitrov).
F. Cerundolo b. [WC] F. Fognini 6-0 6-3
La partita comincia con qualche ora di ritardo: originariamente programmata per il tardo pomeriggio, il match inizia con la luce artificiale alle 20:00 circa. Nelle gare precedenti, tutti gli incontri sul Rainier III sono finiti al terzo set.
Le condizioni del campo sono molto lente. La partita è accusata da un punto di vista emotivo da Fognini, che sente molto suo il torneo monegasco e ci tiene a fare una buona figura. L’italiano però inizia molto male sia al servizio che negli spostamenti, mentre Cerundolo fa male scambiando profondo. Fabio alla quarta/quinta palla sistematicamente sbaglia. Dopo aver preso subito break a 15 e aver commesso qualche doppio fallo di troppo, Fognini si ritrova sotto 0-3 in pochi minuti. Sempre pochi istanti lo separano dal bagel che arriverà poco dopo, nonostante abbia avuto due palle break nel quarto gioco annullate anche con un ace da Cerundolo. L’argentino chiuderà il primo set in 21 minuti.
Un primo set da incubo, Fognini deve sciogliersi e almeno giocarsi le sue opportunità
Nel secondo set Fognini è un altro, almeno inizialmente. Finalmente le gambe vanno e insieme ad esse anche il braccio, che nonostante gli anni rimarrà sempre tra i più pregevoli del circuito. Dopo essersi sbloccato anche nel punteggio, il ligure gioca molto in verticale cercando di attaccare l’argentino anche in risposta. Il piano gara è chiaro, appena si ha l’occasione: prendere e volare a rete a chiudere il punto. Fognini, caricato da un pubblico non foltissimo ma totalmente schierato dalla parte del tennista azzurro, delizia gli spettatori anche con una bellissima veronica.
Sicuramente Cerundolo è un buon giocatore, ma non ha tra le sue caratteristiche né la continuità né la solidità. Nel corso dei match ha solitamente dei passaggi a vuoto, quindi è vitale rimanere sempre attaccati alla partita e non mollare. Fognini ci prova, ma ci riesce… il giusto. Sul 2-2 il tennista di Arma di Taggia ha due occasioni per portare a casa il gioco, ma con un doloroso doppio fallo offre all’argentino l’occasione di break e il tennista di Buenos Aires la sfrutta. Sul 4-2, nonostante un linguaggio del corpo scoraggiato, Fabio gioca 2 grandi 15 che gli consentono nonostante tutto di rimanere aggrappato sul punteggio.
“Non giocare a tennis, gioca a calcio”, la frase diretta al figlio pronunciata al cambio campo
Poco dopo, in seguito a una risposta sbagliata, Fabio scaraventa frustato la racchetta a terra e borbotta: “Non fa nessun gratuito e io sbaglio troppo“. Sfruttando questa condizione e concentrandosi solo sulla propria metà campo, l’argentino non concede nulla e avanza 5-3. Nonostante tutta la negatività, il campione dell’edizione 2019 gioca un buon game in cui annulla un match point, ma non è abbastanza. A causa di qualche errore di troppo, tra cui un doppio fallo con cui conclude il match, l’italiano si arrende.
Adesso l’argentino troverà lo spagnolo numero 3 del mondo Alcaraz nel prosieguo del torneo. Per quanto riguarda Fognini, sicuramente il rammarico è vedere un giocatore come lui senza quella straordinaria velocità di gambe che gli permetteva di arrivare sempre bene sulla palla e scatenare tutta la magia del suo braccio. Purtroppo, il tempo passa e non fa sconti.