Berrettini e Sonego provano a tenere in alto il vessillo tricolore in California ma cadono, seppur lottando. Arevalo/Pavic approdano in semifinale
M. Berrettini/L. Sonego b. [1] M.Arevalo/M. Pavic 6/7 (6) 6/3
Dopo aver eliminato il campione olimpico di Tokyo 2020 Mektic e il compagno neozelandese Venus nel primo turno e, successivamente, i giovani statunitensi Seggerman/Trhac, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego si apprestano ad affrontare la coppia numero 1 del tabellone composta dall’espertissimo e titolatissimo Mate Pavic (vincitore proprio con Mektic delle olimpiadi del 2020) e dal salvadoregno Marcelo Arevalo.
La partita comincia subito molto equilibrata, con i giocatori in risposta che nei primi cinque game fanno in totale 3 punti. Gli italiani giocano in ricezione con Sonego sul dritto e Berrettini sul rovescio. Nel sesto gioco, gli azzurri si fanno recuperare da 40-0 a 40-40 e perdono il deciding point con uno sfortunatissimo nastro vincente. I numeri 1 non concedono niente al servizio e le risposte degli italiani, particolarmente quella di Sonny, spesso sono ben intercettate e chiuse a rete. Sul 5-3 30-0 sotto, gli azzurri iniziano a fare i primi punti in risposta grazie a un calo di Arevalo e a un Sonego rinvigorito. Ciò consente agli azzurri il controbreak portandosi 5-4. Gli scambi sono molto corti: servizio (spesso vincente), risposta, volée e così via per la maggior parte dei punti. Sul finire del set gli scambi si allungano e i campioni della Davis 2024 sembrano avere più energia e potenza nei colpi. Arrivati al tie-break decisivo, si alternano i minibreak. Grazie a quello sul 4-4 quando Pavic non chiude a rete un passante incrociato di Sonego, gli italiani hanno 2 set point. Nei successivi punti, i numeri 1 salveranno i 2 set point e poi riusciranno a chiudere per 8 punti a 6.
Poco da fare per gli azzurri, soprattutto sui set point, ma il livello di gioco dimostrato può far ben sperare in vista del secondo set
Nel secondo set la qualità della coppia numero 1 del mondo aumenta, soprattutto quella di Pavic. Nonostante questo, gli azzurri sono comunque lì attaccati alla partita lottando con onore. Gli italiani ci provano un po di più in risposta dove raggiungono un paio di palle break che, però, non concretizzano. Anche la coppia croata-salvadoregna ci prova e, a differenza dei nostri connazionali, sfrutta e riesce a portarsi a casa il break alla prima palla disponibile grazie a una performance importante in risposta di Arevalo. I numeri 1 provano a complicarsi la vita portando un game da 40-0 al punto decisivo ma, ancora una volta, quando conta sono impeccabili. Sul 5-4 Arevalo non ne vuole sapere di riaprire la questione, gioca un vincente e un ace e chiude un partita giocata veramente alla grande.
Per i nostri ragazzi rimane una buona prova quella di oggi e un ottimo torneo giocato in questa settimana. Il rammarico più grande è quello di non aver sfruttato le opportunità ma, sinceramente, vanno dati grandi meriti anche agli avversari che hanno saputo affrontare le insidie sempre ottimamente
Adesso Sonego e Berrettini voleranno a Miami dove giocheranno il torneo di singolare. Per quanto riguarda Pavic e Arevalo, i numeri 1 del mondo sono, con questa vittoria approdati in semifinale dove incontreranno la coppia vincitrice della sfida tra Harrison/King e Gonzalez/Molteni.
Sorge spontanea una riflessione in merito al rapporto tra i singolaristi e il doppio…
Sì perché se da un lato ci dissociamo dalle forti dichiarazioni di Opelka di qualche settimana fa relativamente al fatto che “il doppio è per singolaristi falliti” dall’altro occorre constatare che, spesso, ogni qual volta una coppia composta occasionalmente per un torneo specifico da tennisti “singolaristi” partecipa a un tabellone di doppio, questi spesso eliminano specialisti di alta classifica del doppio. Vuoi per le condizioni del tennis moderno che viene ormai prettamente giocato da fondo campo con colpi potenti (dove ovviamente i top ranked del singolare sono avvantaggiati in quanto i migliori del mondo), vuoi per il fatto che comunque i fondamentali del tennis sono quelli e il servizio è sempre più un colpo egemone che conquista, a volte a scapito dello spettacolo, partite da solo in tutte le superfici e in tutte le diverse discipline, ma resta il fatto che i singolaristi spesso diano fastidio in doppio.
E gli esempi li abbiamo vissuti anche in casa nostra quando alle ultime Davis Cup Finals, il nostro capitano Filippo Volandri, sia il primo anno con Sonego che lo scorso con Berrettini, ha optato per la filosofia nel doppio decisivo “gioca Jannik e un altro”, favorendo due singolaristi “puri” a scapito degli specialisti Bolelli/Vavassori. Anche in questo torneo ciò è accaduto al primo turno quando proprio Sonego e Berrettini hanno sconfitto le teste di serie numero 5 oppure Lehecka e Tabilo hanno battuto i numeri 4 Granollers/Zeballos.
