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    Zverev punta al numero 1, ma riconosce: “Alcaraz e Sinner fanno ancora alcune cose meglio di me”

    In conferenza stampa a Rio non manca un riferimento al caso Sinner, mentre Fonseca, dal canto suo, riconosce di aver ceduto all’emozione di giocare davanti al pubblico di casa

    Alexander Zverev ha grandi ambizioni per il 2025: il tedesco punta al titolo all’ATP 500 di Rio per rafforzare la sua corsa verso il numero 1 del ranking. In conferenza stampa ha però rivelato di avvertire fastidi al gomito, aggravati dalle condizioni umide del torneo brasiliano: “La palla è pesante e faticosa da muovere, non è l’ideale per il mio gomito”, ha spiegato, mostrando un vistoso bendaggio.

    L’obiettivo della stagione rimane chiaro: vincere il primo Slam e scalare la classifica, ma Zverev riconosce che Alcaraz e Sinner sono ancora superiori in alcuni aspetti: “Devo migliorare per realizzare il mio sogno”, ha dichiarato.

    Alla domanda: “Pensi che giocare la stagione sulla terra battuta in Sud America ti aiuterà a migliorare il tuo gioco in vista del Roland Garros?” Zverev ha risposto che è esattamente questo uno dei motivi per cui è a Rio. Il Roland Garros è sempre un appuntamento segnato sul suo calendario perché sente di avere grandi possibilità.

    Zverev ha poi speso parole di elogio per il giovane brasiliano Joao Fonseca, che dopo il trionfo a Buenos Aires è uscito all’esordio a Rio contro Alexandre Müller: “Gli ho detto che è normale perdere dopo un titolo importante. Ha talento e arriverà in top 10, ma serve tempo, non bisogna avere fretta”.

    Sinner

    Non poteva mancare una domanda sul caso Sinner alla quale Zverev ha così risposto: “Secondo me ci sono solo due possibilità: o non hai colpa e quindi non dovresti ricevere alcuna squalifica, perché se non hai colpa non devi essere punito; oppure, se hai colpa, allora tre mesi di sospensione per aver assunto steroidi non sono affatto una squalifica adeguata. Quindi, per me, bisogna decidere: era colpa sua o no? Se non lo era, non dovrebbe esserci alcuna squalifica. Se invece lo era, allora tre mesi non hanno molto senso. È stato un processo strano, una situazione particolare che è andata avanti per quasi un anno. Lo definirei semplicemente strano“.

    Fonseca dopo la sconfitta al primo turno

    Fonseca, dal canto suo, ha ammesso di non aver retto la pressione di giocare davanti al pubblico di casa: “Sapevo che sarei stato nervoso, ma non sono riuscito a gestirlo. Fa parte del processo di crescita” ha dichiarato, promettendo di tornare più forte. Nonostante la delusione, il brasiliano ha già messo nel mirino i prossimi tornei: “Mercoledì riposerò, giovedì tornerò ad allenarmi. La stagione è lunga, ho molto da imparare”.

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