Non un esordio semplice a Rotterdam per Alcaraz, che impiega oltre 2 ore e 30 minuti per battere Van de Zandschulp. Le sue dichiarazioni post-match su partita, palline e allenatori
Alcaraz supera Van de Zandschulp al primo turno all’Atp di Rotterdam. Lo spagnolo si prende così la rivincita dopo la scioccante sconfitta al secondo turno degli Us Open 2024. Una battaglia anche oggi, confermata dal punteggio (7-6 3-6 6-1) e dalle condizioni non ottimali per lo spagnolo.
In conferenza stampa Alcaraz, con il suo solito sorriso, ha parlato del raffreddore che lo sta attanagliando, ma non solo di condizioni di salute. Il murciano si è espresso riguardo le condizioni di gioco a Rotterdam: ”Gli allenamenti mi hanno aiutato ad adattarmi, ma è stato complicato. Le nuove palle, tutto sembra molto veloce… e dopo due o tre scambi la palla diventa molto grande ed è difficile giocare in modo aggressivo. Ma non voglio lamentarmi, si può comunque esprimere un buon tennis.”
Il numero tre del mondo si è dimostrato parecchio preoccupato, quindi, per le diverse palle utilizzate nel circuito: ”L’anno scorso ci sono stati molti infortuni, molti giocatori con problemi al gomito o alla spalla. Devono cambiare qualcosa, so che lo faranno. Ogni settimana abbiamo palle diverse, condizioni diverse, quindi è complicato adattarsi”.
Infine, le sue parole circa l’assenza nel box del suo coach storico Juan Carlos Ferrero all’ABN AMRO Open 2025, rimpiazzato però dall’inserimento di Samuel Lopez come suo secondo allenatore.
”Non è un problema. Ovviamente mi piace passare tempo con Juan Carlos, ma anche Samu è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce perfettamente, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla”.
Carlos è ora in attesa del vincente dell’incontro tra Andrea Vavassori e Felix Auger-Aliassime, in programma oggi all’ora di pranzo.