Avvio problematico per Jannik Sinner contro la wild card australiana Tristan Schoolkate. Molti errori da parte del numero 1, che poi si scioglie e torna ad essere se stesso
[1] J. Sinner b. T. Schoolkate 4/6 6/4 6/1 6/3
Torna in campo Jannik Sinner e gli organizzatori gli affidano l’apertura del programma serale della Rod Laver Arena. Ad affrontarlo c’è il giocatore di casa, entrato nel torneo grazie a una wild card, Tristan Schoolkate, che ha onorato l’invito vincendo il primo turno contro Taro Daniel.
I DUE GIOCATORI
Ad accomunare i due giocatori c’è un solo numero: il 23, gli anni di entrambi. Gli altri numeri dicono che Sinner è il numero 1 ATP, mentre Schoolkate è il numero 173. Agli Australian Open, Sinner ha vinto fino ad oggi 16 incontri in totale e ne ha persi 4, mentre Schoolkate ne ha vinto uno. Schoolkate possiede due vittorie a livello di Tour, mentre Sinner ha conquistato due trofei del Grande Slam.
Sinner è avanzato al 2º turno dopo aver sconfitto Nicolas Jarry con il punteggio di 7-6(2), 7-6(5), 6-1 al 1º turno. Non perde una partita da quando è stato sconfitto da Alcaraz nella finale di Pechino l’anno scorso.
Schoolkate è al suo debutto agli Australian Open. E’ solo alla seconda apparizione in un Grande Slam, dopo la wild card agli US Open 2024, dove ha raggiunto il 2º turno. Oggi affronta per la prima volta un giocatore Top 10.
IL MATCH
Parte bene Schoolkate e mantiene il servizio. Già due doppi falli per Sinner in due turni di battuta. L’australiano è coraggioso e si avventa spesso nei pressi della rete, dimostrando una buona manualità.
Una palla giudicata male da Sinner, che tocca per un millimetro la riga, porta l’australiano sul 30/30 con Sinner al servizio. Ma cosa bisogna fare in questi casi per evitare rischi? Due ace, e Sinner chiude il game: 3-3. Ma l’australiano non ha nessun timore reverenziale e si porta sul 5-4 senza aver mai concesso palle break.
Due errori di Sinner da fondo campo e un lungolinea vincente di Schoolkate portano l’australiano sul 0/40 e tre set point. Basta il primo e Schoolkate si aggiudica il set per 6-4. I dieci vincenti dell’australiano contro i 6 dell’azzurro non lasciano dubbi sul tipo di partita che si sta giocando.
Sinner non perdeva un set dal match contro Tomas Martin Etcheverry al terzo turno di Shanghai 1000 l’anno scorso.
Le bandiere australiane sventolano sempre più numerose.
Nel secondo set, è bravo Schoolkate a continuare a scendere a rete e a togliere il tempo a Sinner. Il numero 1 ATP non è ancora riuscito a trovare la profondità sufficiente nei suoi colpi.
Il servizio di Schoolkate continua a mettere in difficoltà Sinner, che fatica a trovare la risposta. L’australiano si dimostra molto abile nel variare il gioco con smorzate, accelerazioni e discese a rete, riuscendo così a togliere il tempo all’azzurro.
Sull’uno pari e 40/40, Sinner commette un errore da fondo campo e per la prima volta lo si vede fare un gesto di stizza e guardare il suo angolo con uno sguardo incredulo. C’è molto vento, che sia questo a mettere in difficoltà Sinner oltre al gioco dell’avversario?
Sul 3-3 con servizio Schoolkate, Sinner si fa più aggressivo, l’australiano sbaglia una volée e ci sono le prime palle break per il numero 1. Basta la prima, e Sinner si porta avanti 4-2 e servizio.
Che sia l’inizio di una nuova partita?
Sul 5-4 Sinner serve per il set. Commette un doppio fallo – il primo del set, il quarto del match – ma poi torna a ricordarsi di essere il numero 1 al mondo e chiude il set.
Il terzo set è finalmente la partita che ci si aspettava fin dall’inizio. Subito due break di Sinner, che ora appare padrone del campo, con l’avversario che non riesce più ad essere incisivo e fantasioso come nei primi due set. Le incursioni a rete dell’australiano non sono più efficaci, e Sinner riesce regolarmente a passarlo. L’azzurro è molto più sciolto, il dritto ora funziona e, complice anche un lieve calo di Schoolkate, Sinner si porta sul 6-1 e si regala il primo sorriso della partita.
Nel quarto set, parte subito deciso l’azzurro e si porta sul 3-0. Il campo ora sembra avere misure diverse per l’australiano, che non riesce più ad arrivare bene su tutte le palle e commette errori gratuiti.
Con Schoolkate al servizio, arriva il game più lungo della partita, dove per ben 7 volte si va sul 40 pari e, alla fine, l’australiano tiene la battuta, annullando 4 palle break. Più semplice il turno di battuta di Sinner, che vince il game a zero e si porta sul 4-2. Il game successivo, Schoolkate tiene anche lui il servizio e mostra il pugno, ci crede e non si abbatte nonostante ora la distanza fra i due sia tanta.
Serve Sinner, e un piccolo brivido c’è quando commette un errore di rovescio e si va sul 15/30. Ma tutto finisce qui, perché l’australiano commette 3 errori gratuiti, e l’azzurro si porta sul 5-2.
Schoolkate è costretto a tenere il turno di battuta e lo fa molto bene, proponendosi anche nei pressi della rete e conquistando dei bei punti. Chiama a supporto il pubblico, che non si tira indietro, e con un ace si porta sul 3-5.
Sinner serve per il match e per Schoolkate è l’ultima chance per poter allungare la partita. Ma di opportunità ce ne sono davvero poche. Sinner si porta sul 40/0 e 3 match point. Azzarda perfino un serve-and-volley sulla seconda, ma con esito poco fortunato. Il secondo, però, è quello decisivo, e Sinner chiude il match tirando un sospiro di sollievo.
I complimenti di Sinner, durante la stretta di mano finale vicino alla rete, sono sicuramente sinceri nei confronti di un avversario che, per oltre un’ora, lo ha messo seriamente in difficoltà.
LE DICHIARAZIONI
Nell’intervista post-partita John McEnroe chiede a Sinner un suo primo commento sulla partita: “È sempre difficile giocare con chi si conosce. All’inizio lui serviva meglio di me. Sono felice della mia performance, perché non bisogna mai dare le cose per scontate, cosa che dovrò fare anche nel prossimo turno. È stata una partita difficile. Ho avuto anche un po’ difficoltà con il vento che mi ha un po’ dato un po’ di fastidio.”
Alla domanda di McEnroe che gli faceva notare come lui sia molto controllato rispetto agli italiani in generale che sono invece molto più estroversi, Sinner ha risposto un po’ imbarazzato: “Sì, è vero, siamo un po’ diversi (ride). Sono contento del mio modo di essere, ma forse è meglio fermarci qui”.
🔥 meets 🧊@JohnMcEnroe asking for tips to control his emotions?! You cannot be serious! 🤣#AO2025 • @janniksin pic.twitter.com/vELR0lS7OX
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 16, 2025
Con la scritta Thank you sulla telecamera termina la seconda giornata di Sinner che ora dovrà affrontare l’americano Marcos Giron che a sorpresa ha battuto in 5 set l’argentino Tomas Martin Etcheverry che tanti problemi aveva dato a Sinner a Shanghai lo scorso anno.