Da Cenerentola a Principessa: la squadra canadese, inizialmente eliminata nelle fasi di qualificazione, è stata ripescata in sostituzione della Russia
Per la prima volta nella storia, il Canada vince la Coppa Davis e lo fa grazie ai suoi due migliori giocatori che sconfiggono l’Australia nei singolari.
Nel primo incontro Danis Shapovalov, dopo le sconfitte dei giorni precedenti, vince facilmente contro un Kokkinakis che senza la compagnia dell’amico Kyrgios sembra un po’ sperduto in mezzo al campo.
Tutte le speranze degli australiani sono quindi riposte in Alex De Minuar che con grande orgoglio patriottico ha sempre ben figurato nei giorni precedenti.
Ma questa volta dall’altra parte della rete c’è Auger-Aliassime e le cose diventano molto più complicate. Pur correndo infinite volte a destra e a sinistra per cercare di parare i potenti colpi del canadese, i sogni si infrangono sul punteggio di 6/3 6/4 a favore di Felix.
Invasione di campo e gioia alle stelle per la meritata vittoria della squadra canadese.
Ma facciamo un passo indietro ed esattamente al 4 e 5 marzo di quest’anno quando la storia prevedeva un finale completamente diverso.
In quei giorni si disputavano le fasi di qualificazione che avrebbero portato i vincitori alla successiva fase a gironi di settembre.
Il Canada, senza Shapovalov e Auger-Aliassime, viene eliminato per 4 a zero dall’Olanda.
Ma l’invasione della Russia in Ucraina modifica il corso degli eventi, non solo umanamente e politicamente, ma anche nel mondo dello sport. I tennisti russi sono obbligati a competere senza la propria bandiera, non possono giocare a Wimbledon e le federazioni maschili e femminili vengono escluse dalla Davis Cup e dalla Billie Jean Cup.
La Russia era la detentrice della Coppa e la sua esclusione ha lasciato un posto libero nella competizione.
Al suo posto avrebbe dovuto esserci la Serbia, in quanto semifinalista 2021 con il ranking migliore, ma la squadra di Djokovic aveva già ricevuto una wild card per la fase a gironi.
Si decide quindi di ripescare il Canada in quanto aveva il miglior ranking fra le squadre che non avevano superato le fasi di qualificazione.
E il finale è ormai cosa nota. Vittoria dopo vittoria, la squadra di Frank Dancevic da ieri è sul tetto del mondo!