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    TennisTalker MagazineLe magnifiche otto: Madison Keys, finale da scrivere dopo un inizio da oscar

    Le magnifiche otto: Madison Keys, finale da scrivere dopo un inizio da oscar

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    Seconda puntata della nuova rubrica di TennisTalker dedicata alle protagoniste delle WTA Finals di Riyadh. Otto campionesse, otto viaggi nel cuore del tennis femminile d’élite. Settima qualificata, Madison Keys: dal titolo Slam a un finale senza sorriso

    Un ritorno insperato, ma tanto atteso

    La corsa alle Finals 2025 di Madison Keys parte da lontano, molto lontano, ovvero circa nove anni fa. Era infatti dal 2016 che la statunitense non centrava la qualificazione alle WTA Finals, allora si giocavano a Singapore e Keys si qualificò per la prima volta. Il 2016 fu l’anno della prima volta in Top 10 per la statunitense, finalista a Roma e in Canada, quarta alle Olimpiadi di Rio, e negli ottavi in tutti gli Slam.

    Madison Keys fra le otto qualificate alle WTA Finals 2016 a Singapore / getty

    Keys però a Singapore non brillò, vincendo con Cibulkova il secondo incontro dopo aver perso con Halep all’esordio e prima di arrendersi a Kerber nel match decisivo. Una posizione di differenza rispetto a nove anni fa, sesta nel 2016 e settima quest’anno, ma uno Slam in più. Quest’anno infatti la statunitense è arrivata alle Finals con largo anticipo, mettendo quasi al sicuro la qualificazione con il titolo in Australia. Negli ultimi mesi Keys è stata lontana dai campi, si è concessa riposo fisico e mentale impegnandosi anche al di fuori del rettangolo di gioco.

    La rinascita di Madison, fra gli alti e i bassi di chi ci ha sempre creduto

    La vera Madison Keys inizia a farsi apprezzare nel 2015, anno in cui raggiunge i quarti a Wimbledon e la Top 20. Nel 2016 la consacrazione a 21 anni, con i traguardi di cui abbiamo parlato in apertura, fra cui l’ingresso in Top 10 e la qualificazione alle WTA Finals. Nel 2017, nonostante la prima finale Slam agli US Open, non riesce a confermarsi e chiude al numero 19 del ranking WTA anche a causa di un intervento al polso a inizio stagione.

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    Madison Keys e Sloane Stephens durante la premiazione degli US Open 2017
    Madison Keys e Sloane Stephens durante la premiazione degli US Open 2017 / AP Photo/Julio Cortez)

    Il 2018 è l’anno dei quarti agli Australian Open, ma soprattutto delle semifinali al Roland Garros e agli US Open. Nel resto della stagione mancano però i risultati, e Keys che aveva ritrovato la Top 10 a metà stagione chiude ai margini della Top 20.

    Nel 2019 la prima illusoria risalita, la statunitense mette in fila ottimi risultati fra cui la vittoria a Cincinnati, con conseguente chiusura di stagione in Top 10. Gli anni 2020 e 2021 rappresentano per Keys il periodo più buio della carriera, con i risultati che non arrivano e l’uscita dalla Top 50 che pesa come un macigno. Dal 2022 per inizia la lenta ma costante risalita per Madison, culminata con il primo trionfo Slam agli Australian Open di quest’anno. Dopo il titolo Slam la statunitense ha però vissuto un nuovo periodo di flessione, conquistando la qualificazione alle Finals WTA senza altri risultati degni di nota.

    Il best ranking di numero 5, e il titolo in Australia, conferiscono però alla stagione di Madison Keys molto prestigio. La stagione 2025 può di fatto considerarsi la migliore della carriera della 30enne di Rock Island, Illinois.

    Keys e Fratangelo AO 2025
    Keys e Fratangelo AO 2025 – pagina Instagram justjared

    Verso Riyadh

    Alle WTA Finals di Riyadh 2025, Madison Keys si presenta da settima della Race e fresca di due mesi di riposo.
    La statunitense non si è ben ripresa dalle fatiche fisiche e mentali del tour de force australiano, che ha sì portato un titolo Slam ma ha compromesso il resto della stagione.

    A Riyadh Keys si presenterà con la voglia di rivalsa, alla ricerca di un finale di stagione all’altezza della fase iniziale.
    Le Magnifiche Otto sono le migliori del mondo.
    Medison Keys rappresenta la voglia di arrivare, di mettersi in discussione e reinventarsi. La statunitense fra alti e bassi è sempre stata lì, e quest’anno vorrà rivendicare la validità della sua presenza fra le Maestre.

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