Alle ITF Junior Finals di Chengdu vincono Max Schoenhaus e Jeline Vandromme battendo rispettivamente Yannick Theodor Alexandrescou e Kristina Penickova
Si sono concluse questa mattina le ITF Junior Finals di Chengdu, torneo che conclude la stagione 2025 del tennis juniores. A trionfare sono stati il 18enne tedesco Max Schoenhaus, numero 5 al mondo, e la belga Jeline Vandromme, 17enne e numero 8 del ranking.
Singolare Maschile
Schoenhaus ha battuto il rumeno Yannick Theodor Alexandrescu con il punteggio di 6-2 6-0, esprimendo un tennis ai limiti della perfezione in finale, dopo che ieri era passato grazie al ritiro dell’azzurro Jacopo Vasamì. “È fantastico. Sono molto contento di aver giocato il mio miglior tennis in finale” – ha detto a fine partita il tedesco, il quale porta avanti la tradizione del rovescio a una mano, sempre più abbandonata dai giovani. Come abbiamo già analizzato in un approfondimento, sono infatti ormai pochissimi i giocatori che utilizzano questo colpo, ma a livello juniores questi pochi, fra cui Henry Bernet, autore di una grande prova la scorsa settimana a Basilea contro Mensik, e l’italiano Pierluigi Basile (oltre al già citato Schoenhaus), stanno ottenendo ottimi risultati.
Per il 18enne si conclude una grande stagione, che lo ha visto arrivare in finale al Roland Garros, in semifinale a Wimbledon, e ai quarti allo US Open. L’anno prossimo lo vedremo probabilmente già impegnato maggiormente in qualche torneo del circuito Challenger. Nel 2025 ne ha giocati quattro tutti in Germania, disputando anche le qualificazioni all’ATP 500 di Halle.
Singolare femminile
Jeline Vandromme si è imposta con maggiore fatica invece, superando la 16enne statunitense Kristina Penickova in rimonta per 4-6 7-6 7-5. Questo è il decimo titolo junior in carriera per la 17enne, la quale ha maturato già anche una buona classifica a livello WTA, infatti al momento è 479esima.
Anche per lei finisce una stagione da incorniciare, che l’ha vista protagonista soprattutto nel finale ottenendo il suo best ranking di 3 al mondo e soprattutto il primo titolo Slam allo US Open.



