Il Masters 1000 francese perde due azzurri al primo turno del tabellone cadetto. Fearnley sorprende Arnaldi, Opelka impone la legge del servizio su Bellucci
Parigi non ha avuto pietà per gli azzurri che bussavano alla vetrina delle qualificazioni. Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci sono usciti subito di scena, lasciando invariata a cinque unità la pattuglia italiana nel tabellone principale del Rolex Paris Masters: Sinner, Musetti, Cobolli, Darderi e Sonego.
Arnaldi ha ceduto 7-5 6-2 a Jacob Fearnley, ventitreenne britannico già protagonista a Vienna, dove aveva costretto Zverev al terzo set. Stavolta è stato lui a dettare il ritmo: due break per set, una costanza superiore e nessuna esitazione nei momenti caldi, soprattutto nella prima frazione, in cui Arnaldi era riuscito a rintuzzare un iniziale svantaggio. Il ligure si è disunito subito dopo l’esiziale doppio fallo commesso sul cinque pari, 40-15. Da lì, Fearnley ha preso il totale comando delle operazioni e chiuso il parziale con freddezza da veterano. Nel secondo, Arnaldi ha provato a ragionare e imporsi calma per impostare il match su un tennis più percentuale, ma il cambio di marcia non ha funzionato: un break al terzo game, un altro al settimo e lo scozzese lo ha salutato.
Annata difficile, anche di comprensibile assestamento, quella di Arnaldi, che non vince due partite di fila in main draw da fine luglio al torneo di Washington. Sceso alla posizione 72 del ranking, Matteo in stagione nel 2025 ha offerto giusto un paio di lampi: i quarti di Madrid con tanto di scalpo di Novak Djokovic nel percorso e la semifinale a Delray Beach ceduta ad Alejandro Davidovich Fokina.
Disco rosso anche per Mattia Bellucci, il quale ha trovato un ostacolo fuori scala: letteralmente. Reilly Opelka, 211 centimetri e servizio in stato di grazia, ha vinto 6-3 6-4 in poco più di un’ora. Un break per set, zero concessioni, ritmo di battuta da catapulta (213 chilometri orari di media sulla prima). Bellucci ha avuto una sola palla break, cancellata senza cerimonie. Per il resto, poco spazio per manovrare.
Nel turno decisivo delle qualificazioni, Fearnley troverà Yannick Hanfmann. Per Opelka, invece, l’ultimo ostacolo da saltare per accedere al tabellone principale ha le sembianze di Aleksandar Vukic.
Masters 1000 Parigi, primo turno di quali:
J. Fearnley b. [13] M. Arnaldi 7-5 6-2
[5] R. Opelka b. M. Bellucci 6-3 6-4



