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    Scandalo scommesse nel tennis: un’inchiesta internazionale tocca anche l’Italia

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    Cinque francesi incriminati, arresti in tutta Europa e tornei truccati tra il 2018 e il 2024. Coinvolti giocatori pagati per perdere: il network agiva anche in Italia

    Un’inchiesta del quotidiano francese Le Monde ha rivelato nuovi dettagli su un vasto scandalo internazionale di scommesse truccate nel tennis, che coinvolge diversi Paesi europei, tra cui Italia, Francia, Germania e Spagna, oltre a Stati Uniti, Messico, Egitto e Tunisia.
    Secondo la Procura di Marsiglia, che coordina parte delle indagini, cinque cittadini francesi – di età compresa tra i 23 e i 29 anni – sono stati messi sotto inchiesta per “frode organizzata, corruzione sportiva e partecipazione ad un’associazione a delinquere”.

    L’indagine, partita alla fine del 2023, ha portato alla luce un sistema ramificato di partite truccate in una quarantina di tornei minori, tra Challenger e Futures, disputati tra il 2018 e il 2024. Il sospetto è che giocatori collocati oltre la 100ª posizione nel ranking ATP siano stati pagati per perdere intenzionalmente set o interi incontri, consentendo così guadagni illeciti per oltre 800 mila euro, cifra che potrebbe però essere destinata a crescere.

    Un’inchiesta a più livelli: Italia nel mirino

    L’inchiesta francese ha messo in luce la portata internazionale del network, che avrebbe agito attraverso numerosi intermediari e conti di moneta elettronica per mascherare i flussi di denaro.
    Tra i Paesi interessati figura anche l’Italia, dove si sarebbero svolti alcuni degli incontri sospetti in tornei di livello minore, sfruttando la minore visibilità e i controlli meno stringenti. Gli investigatori hanno confermato che diverse anomalie nei flussi di scommesse sono state rilevate anche durante competizioni disputate sul suolo italiano, notizia infatti già emersa lo scorso agosto.

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    Arresti in Francia, Bulgaria, Spagna e Romania

    Complessivamente, 14 persone sono state arrestate simultaneamente in Francia, Bulgaria, Spagna e Romania.
    In Bulgaria, su richiesta delle autorità francesi, quattro uomini – tra cui due ex tennisti, i fratelli Karen e Juri Khachatryan – sono stati fermati. Già noti alle autorità sportive per precedenti episodi di combine, i due sono ora accusati di riciclaggio transfrontaliero di fondi derivanti da corruzione e frodi legate a competizioni sportive.
    La magistratura bulgara deciderà nelle prossime settimane se concedere la loro estradizione in Francia.

    Tutto parte da un match sospetto a Rodez

    Le prime anomalie erano emerse nel dicembre 2023, durante un torneo di terza categoria a Rodez, nel sud-ovest della Francia. Gli investigatori avevano notato movimenti sospetti di denaro sulle piattaforme di scommesse, legati ad un incontro di doppio con protagonisti due giocatori francesi.
    Da lì è partita un’indagine approfondita che ha portato a scoprire un meccanismo ben rodato, con corruttori operanti principalmente dalla Bulgaria, ma collegati ad una rete di intermediari in diversi Paesi europei, tra cui anche l’Italia.

    Un fenomeno che mina la credibilità del tennis

    Il caso riaccende i riflettori sul tema delle scommesse illecite nel tennis professionistico, in particolare nei circuiti minori, dove i guadagni ridotti rendono più vulnerabili i giocatori.
    Secondo Le Monde, la portata dello scandalo dimostra quanto sia ormai urgente un coordinamento internazionale tra autorità sportive e giudiziarie per proteggere l’integrità delle competizioni.

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