Il botta e risposta tra Zverev e Becker. Ma anche in passato Ferrero non aveva risparmiato critiche al numero 3 del mondo
Alexander Zverev ha iniziato la sua stagione con una prestazione dominante agli Australian Open, raggiungendo la finale ma perdendo contro il futuro campione Jannik Sinner nella corsa al titolo. Ha poi vinto un torneo ATP 500 a Monaco e ha raggiunto gli ottavi di finale dell’Open di Madrid, oltre a sottrarre il secondo posto nel ranking a Carlos Alcaraz. È poi uscito al primo turno di Wimbledon e al terzo turno degli US Open.
Ha dimostrato la sua abilità anche in eventi come l’Halle Open, il Cincinnati Masters e il Canadian Open, dove ha raggiunto la semifinale. Dopo la sconfitta al terzo turno allo Shanghai Masters, il suo connazionale tedesco, Boris Becker, lo ha criticato per la sua incostanza nel tour e per l’incapacità di rinnovare il suo box, durante una conversazione con Andrea Petkovic nel loro podcast.
“Nemmeno nel suo box sta succedendo niente di nuovo. C’è suo padre, c’è suo fratello, le stesse facce di sempre… In questo momento è un ragazzo problematico. Mi viene davvero un po’ di mal di testa quando penso a Sascha Zverev. Deve cambiare di nuovo le cose per gli ultimi due o tre tornei dell’anno” – le parole dell’ex campione tedesco al podcast condiviso con la ex tennista.
La risposta di Zverev
Non si è fatta attendere la risposta di Zverev che, in un’intervista alla BILD, ha attaccato duramente Becker: “Penso che non gli importi molto di me, a dire il vero. Credo che cerchi un po’ di attenzione, e la ottiene tramite me. Purtroppo è così. Ma ormai non mi interessa più. Tutto si sistemerà e sono fiducioso di ritrovare la mia forma e di giocare di nuovo un buon tennis. E ora ci sono tornei indoor che mi piacciono molto, Vienna e Parigi, dove ho vinto l’anno scorso. Penso di poter giocare di nuovo un buon tennis.”
Ma non solo Becker…
Già qualche anno fa, Zverev era stato al centro di una polemica con il suo ex allenatore Juan Carlos Ferrer.o Dopo la loro separazione, l’allenatore spagnolo aveva voluto dare la sua versione dei fatti e si era lasciato andare a parole pesanti nei confronti del giocatore: “Tutto ciò che chiedevo fin dal primo giorno era rispetto e disciplina da parte sua a cominciare dalla puntualità. Non è accettabile, tanto meno professionale, che ogni giorno si presentasse con 20-30 minuti di ritardo. Un pizzico di disciplina in più lo avrebbe aiutato anche sotto l’aspetto tennistico“
In attesa di rivedere Zverev in campo al primo turno dell’ATP 500 di Vienna — oggi non prima delle 20.15 contro il qualificato Fearnley — è chiaro che il match più acceso, per ora, si gioca fuori dal campo.
