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    TennisTalker MagazineNewsSinner parla del rifiuto alla Coppa Davis, Pietrangeli: "Schiaffo allo sport italiano"
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    Sinner parla del rifiuto alla Coppa Davis, Pietrangeli: “Schiaffo allo sport italiano”

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    Jannik Sinner si è espresso sulla questione Coppa Davis, e fra le tante critiche arrivano le dure parole di Nicola Pietrangeli

    In un’intervista a Sky Sport il numero 1 d’Italia e 2 del ranking ATP Jannik Sinner ha spiegato la scelta di non prendere parte alle finali di Coppa Davis. La decisione era nell’aria da prima che le federazioni ufficializzassero le convocazioni, ma oggi con l’ufficialità dell’assenza di Jannik sono esplose le polemiche.

    Il team dell’Italia sarà composto da Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Una squadra di tutto rispetto, composta da giocatori esperti e che già hanno vinto almeno un titolo Davis. La presenza di uno dei giocatori che al momento stanno dominando il circuito era però fondamentale, sia dal punto di vista tecnico/tattico che mentale. Avere dalla propria parte un giocatore come Jannik avrebbe permesso ai propri compagni di giocare con più tranquillità, e dato al pubblico una spinta in più verso i propri beniamini.

    Davis Cup Finals 2024 Spagna, Malaga Cerimonia di premiazione – Simone Bolelli, Andrea Vavassori, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Jannik Sinner e Filippo Volandri – Foto Giampiero Sposito

    Le parole di Jannik Sinner

    Quest’anno io e il mio team abbiamo preso questa decisione: non è una scelta semplice saltare la Davis, però l’obiettivo dopo Torino è quello di ripartire con il piede giusto in Australia nel 2026“. Il primo obiettivo di Jannik è quindi preparare al meglio la prossima stagione, possibilmente dopo essersi messo in tasca il titolo alle ATP Finals.

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    Una settimana di preparazione in più è molto importante, sembra una banalità ma non lo è. Poi nel 2023 e nel 2024 l’abbiamo vinta, quindi anche questo è un fattore: per me era importante vincerla, quindi quest’anno abbiamo deciso così“. Queste forse sono state le parole che più hanno fatto infuriare i fan, secondo i quali la Davis deve restare un obiettivo ogni anno. L’altoatesino ha già contribuito a due titoli Davis consecutivi, e quest’anno ha scelto insieme al team di pensare più al circuito individuale. Una scelta condivisibile, ma che inevitabilmente resta divisiva e aperta alle critiche.

    D’altro canto la presenza di Carlos Alcaraz con la sua Spagna fornisce ancor più da spinta per le critiche verso l’azzurro, accusato di “non tenerci abbastanza”. La mancata sfida anche in Davis fra i primi due giocatori del ranking, nonostante non dipendesse interamente dalle loro prestazioni, è un duro colpo da accettare e ora i fan dovranno “accontentarsi” del solo numero 1.

    Nella pioggia di critiche tuona Pietrangeli

    “È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano”. Così l’ex stella del tennis azzurro Nicola Pietrangeli, che a Sinner non ha mai fatto mancare complimenti e dure critiche. Il capitano della vittoria in Davis nel 1976 è rimasto molto deluso dalla decisione di Jannik, e l’ha specificato in un’intervista all’Ansa.

    Nicola Pietrangeli solleva da capitano non giocatore la Coppa Davis 1976
    Nicola Pietrangeli solleva da capitano non giocatore la Coppa Davis 1976 / foto Facebook Nicola Pietrangeli

    Non capisco quando parla di scelta difficile, deve giocare a tennis mica fare una guerra. Quando mi toccano la Coppa Davis smanio perché lo scopo di uno sportivo è mettere la maglia azzurra. Ma purtroppo parlo di un’altra epoca. Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte. Oggi il mondo è troppo pieno di soldi, il cuore lo lasciano da parte…”. 

    Le critiche di Pietrangeli riguardano ovviamente anche la partecipazione di Jannik Sinner al Six Kings Slam, torneo d’esibizione che gli ha fruttato circa 6 milioni di dollari. Questo è l’aspetto che maggiormente ha colpito i fan, delusi dalla scelta del campione azzurro di non difendere il titolo della Davis in casa dopo essersi concesso delle ricche esibizioni. Il riposo è importante, soprattutto dopo una stagione particolare con i tre mesi di stop e i tanti infortuni. La scelta però come detto è divisiva, e Sinner e il team sapevano già di dover sopportare un po’ di malumore.

    Le Final 8 di Bologna erano una grande occasione per gioire davanti al proprio pubblico, che si spera non si faccia sentire in negativo a Torino in occasione delle ATP Finals.

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