La kazaka perde il primo, poi vince nove game consecutivi a cavallo tra secondo e terzo set e conquista il secondo trofeo del 2025. Per un posto alle Finals, Elena deve raggiungere la semifinale a Tokyo la prossima settimana

[3] E. Rybakina b. [4] E. Alexandrova 3-6 6-0 6-2

Elena Rybakina ha bisogno sempre di qualche minuto per capire che aria tira. A volte le basta un set. A Ningbo le è bastato perdere il primo, 6-3, inseguendo Ekaterina Alexandrova con l’aria di chi sta ancora cercando il telecomando sotto i cuscini del divano. Poi, però, ha trovato l’interruttore. E una volta acceso, ha spento tutto il resto.

Da quel momento, nove game consecutivi, come un pianista che finalmente azzecca il tempo e non sbaglia più una nota. Un bagel (6-0) chirurgico, poi il 3-0 immediato nel terzo set per mettere la partita sui binari conosciuti: quelli in cui Rybakina tira, l’altra corre e spera. Alexandrova ha resistito con dignità, ma la differenza tra le due era diventata quella tra un ventilatore e un condizionatore acceso a palla: uno muove l’aria, l’altro la cambia.

È finita 3-6 6-0 6-2 in meno di due ore, decimo titolo in carriera per la kazaka, secondo dell’anno dopo quello conquistato a Strasburgo in maggio, un altro 500. Numeri discreti, anche se lontani da ciò che la giocatrice dà l’idea di poter fare. Forse le manca un po’ di grinta, un po’ di sana ingordigia: Rybakina non urla, non esulta, non si stropiccia l’occhio per l’emozione: sistema i capelli, saluta, ringrazia, passa alla prossima pratica. La pratica vera, quella che vale l’imbarco per Riyadh, sarà sulla sua scrivania la settimana prossima a Tokyo. Là dovrà raggiungere almeno la semifinale per superare Mirra Andreeva nella Race. Altrimenti, resterà seduta in tribuna come prima riserva, sperando in un forfait altrui, forse quello di Madison Keys, chissà. Non il ruolo ideale, tutto sommato, per una come lei.

Alexandrova esce sconfitta, ma non ridimensionata. Ha fatto tremare la favorita finché ha potuto. Poi è arrivata la corrente da nord, e come succede ai gazebo in terrazza, ha ceduto senza colpe particolari.

Rybakina, invece, è il tipo di giocatrice che non mette il lucchetto alla porta, ma quando entra, cambia la serratura. E oggi l’ha rifatta nuova.