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    TennisTalker MagazineIl tabellone di Paolini a New York, un percorso a ostacoli mobili

    Il tabellone di Paolini a New York, un percorso a ostacoli mobili

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    Jasmine favorita com’è ovvio nei primissimi round, ma già al terzo turno può spuntare Vondrousova, spauracchio mancino senza testa di serie. Agli ottavi ecco Rybakina, nei quarti Sabalenka

    Jasmine Paolini arriva allo US Open da numero 4 WTA: status da big, aspettative di conseguenza. La finale a Cincinnati, pure persa, ha corroborato le aspettative newyorchesi di Jasmine dopo i brutti rovesci tra Wimbledon e Montreal. Difficile prevederne il percorso, figuriamoci ipotizzare quello delle avversarie dal terzo turno in poi. Tuttavia sezioniamo, ragioniamo, studiamo. Sia chiaro che qui nessuno vuole insolentire il fato, come le azzardate previsioni che vi apprestate a leggere lascerebbe presumere.

    Primo turno – Destanee Aiava

    L’unica avversaria certa è quella di primo turno, l’unico che entrambe le giocatrici iscritte al torneo sono sicure di giocare. Si parte da Destanee Aiava, qualificata australiana numero 168 del ranking. Nessun precedente, troppo divario: Jasmine Paolini per ceto e classifica è nettamente favorita. Aiava ha un dritto che può fare male quando entra, ma non dovrebbe reggere il ritmo e la continuità di scambi che la toscana è capace di imporre. Per Jasmine, partita che dovrebbe servire a scaldare i motori e a prendere confidenza con l’atmosfera di Flushing Meadows.

    Secondo turno – Aliaksandra Sasnovich o Iva Jovic

    Al secondo passo il tabellone propone Aliaksandra Sasnovich o la giovane americana Iva Jovic. Con quest’ultima Paolini ha già vinto in marzo a Indian Wells in tre set, un successo che ha comunque messo in luce le notevoli doti della teenager. Con Sasnovich, invece, il bilancio è negativo: un solo precedente, nel 2020 a Palermo, e un netto ko per l’azzurra. La bielorussa è avversaria solida, precisa, capace di infilarla in scambi lunghi che rischiano di logorarla, anche se i suoi giorni migliori sembrano alle spalle. Resta comunque una sfida in cui Jasmine parte favorita, purché l’azzurra non finisca in pericolosi vortici di non forzati.

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    Terzo turno – Linette, Kessler, Selekhmeteva o Vondrousova

    Il terzo turno comincia ad assomigliare a un bivio. Contro Kessler – che comunque sta giocando una signora stagione – o Selekhmeteva il divario tecnico resta notevole, mentre con Magda Linette il discorso si fa più serio: quattro precedenti, due vittorie per parte, l’ultimo a favore di Paolini, convincente a Miami. La vera mina vagante, ci perdonerete il tragico gergo da giornalisti sportivi, è però Marketa Vondrousova, mancina dalle geometrie sottili, campionessa a Wimbledon 2023. Un solo incrocio nello storico, lontano, nel 2017, perso da Jasmine nelle qualificazioni di Biel, nel torneo poi vinto dall’allora diciottenne di Sokolov. Il rovescio anticipato e le variazioni della ceca sono trappole perfette, ma Paolini può opporre giri di dritto arrotati e una corsa instancabile.

    Ottavi – Elena Rybakina

    Agli ottavi la strada di Jas incrocia quella di Elena Rybakina, e lì il tono cambia. Il bilancio dei precedenti è sorprendente: tre vittorie a due per Paolini, la più bella ai quarti del Roland Garros 2024. La kazaka, però, resta un simbolo di potenza pura, servizio oltre i 190 all’ora e colpi piatti che tagliano il campo. Jasmine dovrà rispondere profondo e costringerla a muoversi: qui non si tratta più di essere favoriti, ma outsider controclassifica capaci di posizionare i proverbiali sassolini negli altrui ingranaggi.

    Quarti – Aryna Sabalenka

    Nei quarti c’è Aryna Sabalenka, numero uno del mondo. Precedenti: 5-2 per la bielorussa. Ogni volta che Aryna entra con servizio e dritto il match scivola via come una valanga. Per Paolini la partita si gioca sulla variazione, sulle diagonali di rovescio e sulla capacità di reggere la pressione. Qui è inevitabilmente sfavorita, ma non senza chance di mettere dubbi alla campionessa in carica.

    Semifinale – Jessica Pegula o Mirra Andreeva

    In semi, e i pronostici si fanno sempre più temerari, le figure più probabili da trovare dall’altra parte della rete sono certo Mirra Andreeva o Jessica Pegula. La prima, diciottenne precocissimo fenomeno, conduce 2-1 nei precedenti ma è stata travolta al French Open dello scorso anno. La seconda è un tabù: per Paolini fanno cinque sconfitte su cinque scontri diretti. Con Pegula la partita è spesso di pura logica, ordine e pazienza. Analisi, anche. Un rompicapo insomma, e Jasmine la testa su Jessica se l’è spaccata già più di una volta, soprattutto sul cemento.

    Finale – scegliere un nome su 64 è troppo anche per noi

    Oltre il valico c’è la metà del tabellone dominata da Coco Gauff e Iga Swiatek. Ma arrivarci significherebbe avere superato Rybakina e Sabalenka: un percorso che da solo varrebbe il titolo e, in ogni caso, esporci fino a questo punto sembra un tantinello eccessivo.

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