Gianluca Mager e Kyle Edmund hanno annunciato i rispettivi ritiri dal tennis professionistico. Per l’azzurro già pronta una nuova avventura
Giornata di ritiri nell’ATP Tour, con Gianluca Mager e Kyle Edmund che salutano definitivamente il tennis giocato. Due addii preannunciati, per motivi diversi, già da tempo.
Gianluca Mager guarda già al futuro
Il trentenne ligure lascia il circuito con un sorriso amaro, di chi sa che con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto raggiungere vette molto più alte. Il best ranking di numero 62 e la finale a Rio 2020 con tanto di vittoria sull’allora numero 4 ATP Dominic Thiem lo dimostrano. Per Mager anche una convocazione con vittoria in Coppa Davis, grazie alla chiamata di Barazzutti per i preliminari contro la Corea del Sud. L’azzurro si è anche tolto la soddisfazione di giocare tutti gli Slam, raggiungendo il secondo turno al Roland Garros e a Wimbledon. Nel complesso Gianluca saluta il tennis giocato con 700 incontri disputati e sei titoli Challenger.
Non si tratta però del primo ritiro di Mager, che già nel 2023 aveva dato un provvisorio addio al tennis dopo una sconfitta agli Internazionali di San Marino. Il destino ha voluto inoltre che l’ultima partita ufficiale di Mager, giocata quest’anno, avvenisse nella stessa Repubblica di San Marino. Il ligure però non starà con le mani in mano, dal prossimo ottobre entrerà infatti a far parte del Sanremo Tennis Team come responsabile della scuola tennis. Ottobre sarà un mese di nuovi inizi per Gianluca, che oltre alla nuova avventura professionale vedrà venire alla luce il terzo figlio. Un gran in bocca al lupo a Gianluca Mager per il suo avvenire.
Kyle Edmund, talento dirompente dal fisico di cristallo
L’altro ritiro di oggi riguarda il britannico Kyle Edmund, annunciato tramite un emozionante video YouTube. È triste pensare come alcuni grandi talenti, vedi Matteo Berrettini, debbano vedersi sfuggire dalle le mani un radioso futuro. È il caso di Edmund, numero 14 ATP nel 2018, stesso anno della semifinale agli Australian Open e campione in Coppa Davis nel 2015. Per il britannico anche due titoli ATP: Estoril 2018 e New York Open 2020. L’ex numero 1 del tennis britannico è arrivato a pochi passi dalla Top 10, quando un grave problema al ginocchio ne ha di fatto interrotto la carriera. Tre operazioni fra il 2020 e il 2022 sono fin troppe da sostenere per un atleta che stava finalmente vedendo i risultati di tanti sforzi, con un rientro fra il 2024 e il 2025 che non ha dato frutti.
“Guardare al percorso e cercare di ridurlo il più possibile è difficile. Mi sentivo a mio agio, considerando le cose e i miei infortuni del passato. Soprattutto intorno al 2020- 2021, ho subito tre interventi chirurgici e ho passato quattro o cinque anni a cercare di tornare in forma, con alti e bassi lungo il percorso“.
“Ma non sono mai riuscito a tornare completamente al mio obiettivo e al mio traguardo. Questo è stato il motivo principale della decisione, nei prossimi mesi rifletterò, avrò tempo per fare cose diverse, trascorrere più tempo a casa con la famiglia e semplicemente apprezzare la vita“.
Queste alcune delle parole di un ragazzo amato nel circuito, cresciuto nell’ombra di Andy Murray e poi caduto sul più bello. Lui stesso non sa ancora se il futuro sarà del tutto lontano dal tennis, ma noi gli auguriamo il meglio.