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    Zverev e l’esilarante intervista da Isner: tra i crampi, le sfide con Mischa e l’aneddoto su Nadal

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    Alexander Zverev è stato ospite al Nothing Major Podcast (condotto da John Isner e co.), dove ha rivelato storie inedite e mostrato un lato di sé molto scherzoso, spesso nascosto al grande pubblico

    E’ un Sascha Zverev completamente inedito quello che si vede nei 45 minuti del Nothing Major Podcast, uno dei più interessanti format su Youtube dedicati al mondo del tennis, condotto da quattro ex tennisti statunitensi: John Isner, Jack Sock, Sam Querrey e Steve Johnson. Il numero 3 al mondo si è aperto molto ai suoi ex colleghi, scherzando di continuo e rivelando storie e curiosità interessanti sul circuito. Non sono mancate anche critiche costruttive all’ATP, fra una battuta e l’altra e anche un crampo e l’altro. Infatti il ritmo dell’intervista è stato spezzato anche da dei problemi fisici che il tedesco ha avvertito verso metà episodio e che lo hanno portato ad interrompere la registrazione, fra le risate dei quattro.

    Le sfide con il fratello Mischa

    Se Zverev è riuscito ad arrivare a giocare a questi livelli, parte del merito è anche del fratello Mischa, ex numero 25. I due si sono anche affrontati varie volte e Zverev ha spiegato come l’essere fratelli ha condizionato inevitabilmente i loro incontri: Abbiamo giocato a Houston alle qualificazioni nel 2014, giocammo quasi tre ore e penso che ero avanti 3-2 e di un break“. (consultando lo score ufficiale in realtà Mischa era avanti 3-2 ndr.) – “Mi sono sentito così male che mi sono ritirato. A quei tempi dovevo giocare due match al giorno nei quali e c’era Thiemo De Bakker che aveva vinto 6-0 6-1 e ci stava aspettando. Avevo 16 anni e sapevo che non sarei riuscito a giocare un’altra partita, ero fisicamente finito e così mi sono ritirato. Mio fratello poi ha giocato tre set con De Bakker e ha perso 6-0 nel terzo perché era completamente distrutto dalla nostra sfida“.

    I due si sono poi affrontati a Washington nel 2018, e anche qui Sascha ha rivelato una curiosità sulla partita: “Nel 2017 avevo vinto a Washington e a Montreal quindi avevo moltissimi punti da difendere. Non ne sono certo, ma nel secondo set ho servito sul suo rovescio, lo sapete è il suo colpo forte, e lui ha risposto fuori dal corridoio del doppio. Non sono sicuro se lo ha fatto apposta, non voglio dire che lo ha fatto, ma penso che sapesse che avevo tanti punti da difendere” – ha detto ridendo il tedesco.

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    Alexander e Mischa Zverev si abbracciano a Washington 2018
    Alexander e Mischa Zverev si abbracciano al termine della partita a Washington 2018

    L’aneddoto su Nadal a Maiorca

    Prima di partire per l’America, Zverev ha fatto tappa a Maiorca, alla Rafa Nadal Academy, facendosi seguire sia da Zio Toni che da Rafa. A proposito di quest’esperienza il tre volte finalista Slam ha raccontato una storia che testimonia la straordinaria dedizione di Nadal: “Mi ha dato molti consigli, insegna con la stessa intensità con cui giocava. Gli sono molto grato. Abbiamo avuto cene fino all’una di notte, e nel bel mezzo di essa, lui si alzava mostrandomi il diritto e come dovevo migliorarlo. Qui Querrey è intervenuto sorpreso: Quindi le persone vedevano Rafa fare dritti tra i tavoli? Meraviglioso“.

    Zverev e Rafa Nadal
    Alexander Zverev e Rafa Nadal al Roland Garros (foto presa da ubitennis)

    Le critiche ai Masters 1000 allungati

    L’intervista si è fatta più seriosa quando si è trattato del tema più caldo del momento: i Masters 1000 “allungati”: “ Montecarlo e Parigi-Bercy sono le settimane migliori sia per un fan che per un tennista.” – ha detto Sascha – Parigi è stata fantastica lo scorso anno, ovviamente ho vinto quindi è stata ancora meglio per me (ride ndr.): arrivi, giochi quattro, cinque match e poi vai via e non devi restare nei paraggi, non devi allenarti fra una partita e l’altra. Non ho mai sentito un giocatore dire che ama i Masters 1000 di due settimane, e non penso che neanche ai fans piacciano. Non credo che vogliano aspettare due giorni per vedere il proprio giocatore preferito giocare di nuovo.

    L’ATP prenderà in considerazione le parole di Zverev? Lo scopriremo col tempo.

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