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    TennisTalker MagazineEditorialiLa caduta delle teste di serie: a Toronto e Montreal si riscrivono i pronostici
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    La caduta delle teste di serie: a Toronto e Montreal si riscrivono i pronostici

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    I primi turni dei due tornei 1000 in Canada hanno già stravolto le gerarchie: fuori 6 teste di serie nel maschile e ben 15 nel femminile. E le statistiche confermano: oggi il ranking non basta più

    Se vi siete persi le prime giornate del Masters 1000 di Toronto e del WTA 1000 di Montreal, ecco un rapido aggiornamento che vi rimetterà in pari. Nei due tornei canadesi un alto numero di teste di serie hanno già fatto le valigie, rimescolando le carte in tavola.

    A Toronto il fattore campo non aiuta

    Nel tabellone maschile, sei teste di serie hanno già fatto le valigie, a conferma di un livello medio sempre più alto e di un gap che si sta rapidamente assottigliando. Oggi, il ranking non è più una garanzia di successo, anche nelle prime fasi dei tornei.

    Le eliminazioni che più hanno deluso il pubblico canadese sono state quelle di Félix Auger-Aliassime e Denis Shapovalov, incapaci di sfruttare il fattore casa nonostante il sostegno del pubblico.

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    Più complesso, invece, valutare l’uscita di scena di Stefanos Tsitsipas. In un altro momento sarebbe sembrata una sorpresa, ma nel contesto attuale non ci stupisce più di tanto. Il greco sta attraversando una fase complicata della sua carriera causati da non sereni cambi alla guida tecnica – è tornato ad affidarsi al padre Apostolos – crisi sentimentali ed un gioco che fatica a evolversi rispetto ai rivali di nuova generazione.

    Hanno già lasciato il torneo le seguenti teste di serie:

    • Tomas Machac (16) battuto da Opelka (numero 74 del ranking ATP)
    • Félix Auger-Aliassime (21) battuto da Marozsan (numero 56 del ranking ATP)
    • Denis Shapovalov (22) battuto da Tien (numero 61 del ranking ATP)
    • Stefanos Tsitsipas (23) battuto da O’Connell (numero 78 del ranking ATP)
    • Tallon Griekspoor (24) battuto da Etcheverry (numero 60 del ranking ATP)
    • Cameron Norrie (31) battuto da Vukic (numero 99 del ranking ATP)

    Montreal ancora più spietata

    Nel tabellone femminile la situazione è ancora più radicale: 15 teste di serie hanno già salutato il torneo. Tra le eliminate, ci sono ben 5 tra le prime 20 del mondo, segno di una competitività sempre maggiore in ambito WTA, dove la differenza tra una top player e una outsider è spesso solo una questione di giornata.

    Hanno già lasciato il torneo le seguenti teste di serie:

    • Jasmine Paolini (7) battuta da Ito (numero 110 del ranking WTA)
    • Ekaterina Alexandrova (12) battuta da Zhu (numero 42 del ranking WTA)
    • Liudmila Samsonova (13) battuta da Osaka (numero 49 del ranking WTA)
    • Diana Shnaider (14) battuta da Bouzkova (numero 39 del ranking WTA)
    • Beatriz Haddad-Maia (18) battuta da Lamens (numero 64 del ranking WTA)
    • Elise Mertens (19) battuta da Kalinskaya (numero 31 del ranking WTA)
    • Linda Noskova (20) battuta da Cristian (numero 52 del ranking WTA)
    • Magdalena Frech (21) battuta da Starodubtseva (numero 73 del ranking WTA)
    • Sofia Kenin (23) battuta da Mboko (numero 85 del ranking WTA)
    • Magda Linettee (25) battuta da Sevastova (numero 386 del ranking WTA)
    • Ashlyn Krueguer (26) battuta da Bouzas Maneiro (numero 51 del ranking WTA)
    • Anastasia Pavlyuchenkova (27) battuta da Lys (numero 69 del ranking WTA)
    • Olga Danilovic (29) battuta da Kudermetova (numero 42 del ranking WTA)
    • Rebecca Sramokova (31) battuta da McNally (numero 116 del ranking WTA)
    • Peyton Stearns (32) battuta da Raducanu (numero 33 del ranking WTA)

    I dati

    Queste eliminazioni non sono un caso isolato. Confermano una tendenza ormai strutturale: le gerarchie nel tennis moderno sono cambiate rispetto al passato, soprattutto nel circuito femminile dove nemmeno la top 10 garantisce oggi una vittoria “sicura” al primo turno.

    Già a Wimbledon nei primi giorni del torneo avevano fatto scalpore alcune uscite eccellenti, ma sull’erba – si sa – tutto può sempre succedere!

    Analizzando alcuni dati, risulta che nel 2024 solo il 57% delle giocatrici top 10 ha raggiunto almeno i quarti nei tornei WTA 1000. Nel maschile, il dato è più stabile — circa il 74% dei top 10 passa almeno due turni — ma dalla 11ª posizione in giù, la percentuale di teste di serie eliminate all’esordio supera ormai il 40% nei tornei sul cemento.

    Questo significa che oggi, salvo i primissimi (Sinner, Alcaraz e Djokovic nel maschile; Sabalenka, Swiatek e Gauff nel femminile), la classifica non è più una garanzia di successo, e ogni match può diventare un potenziale upset.

    Un bene per gli spettatori, ma una sfida sempre più complicata per i giocatori

    Se per i giocatori la situazione è sempre più difficile da gestire, per chi guarda il tennis da casa ogni match può regalare nuove emozioni. I tornei diventano meno prevedibili, più combattuti e quindi più avvincenti. Le prime giornate non sono più semplici “allenamenti”, ma offrono già sfide ad alto rischio.

    Insomma, benvenuti nel tennis del presente, dove contano forma, condizione mentale e capacità di adattarsi a qualsiasi situazione – molto più che quel numeretto accanto al proprio nome nel ranking ATP o WTA.

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