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    Anisimova: “Ho dimostrato a tutti che si può fare”. Swiatek sorpresa, Sabalenka sdrammatizza

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    Nelle loro conferenze stampa post partita, le finaliste Iga Swiatek e Amanda Anisimova hanno analizzato ciò che le ha portate per la prima volta in finale a Wimbledon. Aryna Sabalenka, grande sconfitta, ha preso più alla leggera l’insuccesso in questo torneo

    E così ci sarà una finale inedita a Wimbledon: Iga Swiatek contro Amanda Anisimova. Del resto nessuna delle quattro semifinaliste aveva mai raggiunto l’atto conclusivo a Londra. Ma a rendere questa finale al quanto incredibile è stata la sconfitta di Aryna Sabalenka contro la giocatrice statunitense. La bielorussa è la numero uno per distacco quest’anno, ma è ancora a secco di trofei dello Slam.

    Stavate aspettando qualcosa? Non assisterete alla conferenza stampa del Roland Garros, quindi chi aspettava quella, può andarsene ora (risate ndr.)” Queste sono state le prime parole di Sabalenka prima di aprirsi alle domande dei giornalisti, con il riferimento ad un commento offensivo che aveva rilasciato nei confronti di Coco Gauff alla fine del match di Parigi (a cui sono seguite delle sincere scuse della bielorussa). “Ora è difficile, ma non mi arrendo mai e tornerò più forte, di sicuro” ha detto la numero uno al mondo in conclusione, a dimostrazione che sta lavorando molto anche sulla gestione delle sconfitte.

    Anisimova: una storia di riscatto

    Lo spazio in copertina ora però se lo devono prendere Swiatek e Anisimova. Soprattutto la giocatrice a stelle e strisce non era chiaramente il nome più atteso alla vigilia del torneo, ma si sa il torneo femminile di WImbledon regala sempre sorprese e sogni. Dopo il periodo di pausa dovuto a problemi di salute mentale, la numero 12 al mondo ha dimostrato che si possono superare anche gli ostacoli più complessi. “Ho dimostrato a tutti che si può fare. È un messaggio speciale, perché molte persone mi dicevano che non sarei mai tornata al top dopo il periodo di pausa che ho preso. Per me è stato difficile da digerire, perché pensavo di tornare e vincere i Grand Slam un domani. Dimostrare a tutti che si può arrivare al top e dare priorità a se stessi è tremendamente speciale per me. Significa molto”.

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    Swiatek sorpresa

    Ora per lei manca solo l’ultimo (e più difficile) passo contro un’altra “sorpresa”. Sì perché anche se Swiatek è una delle giocatrici più forti al mondo e in alcuni casi può esprimere il tennis migliore di tutte, il suo approdo in finale all’All England Club, su una superficie che non ha mai amato e dopo il periodo difficile, è da considerarsi sorprendente. Lei stessa in conferenza stampa ha ammesso che non era un obiettivo: “Ho giocato molto bene, sentivo di poter mettere pressione a Belinda fin da subito. Sono rimasta concentrata dall’inizio alla fine, è stata una prestazione veramente solida. Non ho mai pensato potesse essere possibile arrivare in finale qui a Wimbledon. Non sono il tipo che si pone obiettivi così a inizio anno, vivo torneo per torneo“.

    Non mi sveglio la mattina decidendo ‘quest’anno vincerò tre Slam’. Non funziona così, ho obiettivi può concreti e realistici, voglio allenarmi e migliorarmi ogni giorno. Mi sto godendo questa nuova sensazione di essere più a mio agio sull’erba“. ha concluso l’ex numero uno al mondo. 

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