La polacca doma Samsonova e centra la prima semifinale sull’erba di Church Road completando il poker di Final Four negli Slam; l’elvetica, rientrata dopo la maternità, piega Andreeva in due tie-break e prepara la sfida di giovedì all’ex numero uno
Comunicava una sensazione plastica di felicità Iga Swiatek mentre timbrava la sua prima semifinale sull’erba di Wimbledon, dopo aver domato Liudmila Samsonova in poco meno di due ore di gioco. La polacca, numero quattro del ranking e ottava testa di serie, ha siglato il quinto successo su cinque confronti con la ragazza nata a Olenegorsk ma allevata in Italia, la quale aveva già dato prova in carriera di una buona gamma di abilità sull’erba ma totalmente debuttante in una fase così avanzata di uno Slam.
Giovedì Iga, che ha finalmente sistemato i conti con i Championships e giocherà la prima semifinale a Church Road della sua vita, affronterà per un posto in finale Belinda Bencic, che ha battuto contro ogni pronostico la teenager superstar Mirra Andreeva: più di due ore e un temporale di lacrime giovanili sul Centrale.
Swiatek ha cancellato di colpo le opacità di una stagione insufficiente laddove più era attesa, compensando le manchevolezze di un 2025 strambo con un buonissime prestazioni sulla mai troppo amica erba: prima è arrivata la finale persa a Bad Homburg con Pegula, poi l’exploit londinese. Il quadro parla chiaro: 8-1 sui prati nel 2025, miglior bottino annuale mai raccolto su questa superficie. Già nei quarti a Wimbledon nel 2023, l’ex numero uno ha staccato il pass per il penultimo atto e si è dunque iscritta al ristretto club delle tenniste in attività capaci di raggiungere almeno la semifinale in tutti e quattro gli Slam, accanto ad Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka e Karolina Pliskova.
Belinda Bencic, rientrata nell’ottobre 2024 dopo la nascita della piccola Bella, ha scelto Wimbledon per riscrivere il proprio romanzo. Contro la diciottenne Andreeva ha collezionato la trentottesima vittoria in carriera su una top-ten – ma soltanto la seconda sui prati del All England Club – cedendo il servizio una sola volta, proprio quando stava per chiudere sul 5-4 della seconda frazione.
Belinda ha rimesso ordine nel tie-break, vinto per sette punti a due dopo aver conquistato anche il tredicesimo gioco del primo set per sette a tre. “Sta succedendo qualcosa di folle, è un sogno che diventa realtà,” – ha confessato l’ex stellina di Flawil. “Ieri ho studiato Mirra per ore: ha funzionato“.
La svizzera, ex numero quattro del mondo, ha pagato meno di Andreeva la tassa degli errori (24 a 37) e incassato la seconda semifinale Slam dopo quella raggiunta allo US Open 2019. Il percorso post-maternità racconta già di ottavi all’Australian Open, titolo “500” ad Abu Dhabi e ritorno in top-40 malgrado il forfait al Roland Garros per un guaio al braccio destro.
L’erba, del resto, è territorio amico: titolo junior qui nel 2013, trionfo a Eastbourne 2015 e altre tre finali in bacheca. Prima di quest’anno si era fermata tre volte agli ottavi di Church Road, ma adesso Bencic si è voluta regalare un finale aperto. Il duello di giovedì con Iga Swiatek riporterà a galla la maratona degli ottavi 2023: la polacca conduce 2-1 nei precedenti, ma l’ultima zuffa sull’erba è stata un thriller. Ora il sipario si rialza: da una parte la quattro volte regina di Parigi in cerca della coronazione londinese, dall’altra una mamma rampante che ha ritrovato il gusto dell’impresa. Wimbledon si è acceso, e il verdetto resta tutto da scrivere.