La numero uno del mondo subisce break nel momento di servire per il match al terzo, poi nel tie break annulla quattro match point consecutivi ed elimina un’incredula Rybakina. Vondrousova convince. In Inghilterra fuori Fernandez, Tauson e Boulter
FOLLIE BERLINESI – C’è chi non ama l’imprevedibilità nella WTA, giuro, è così. Peccato per loro. A Berlino, oggi, è andata in scena la fiera dell’insondabile: lo spettacolo è andato in onda sul campo centrale, com’è era giusto che fosse, nel match clou di giornata, quello che metteva di fronte la numero uno del mondo Aryna Sabalenka e l’erbivora doc Elena Rybakina, campionessa a Wimbledon nell’anno di somma grazia 2022.
La bielorussa è miracolosamente sopravvissuta allo scoccare delle due ore e tre quarti di gioco in coda a una partita prima pressoché vinta, poi persa e strapersa. Vinto al tie break un primo set nel quale era stata prima sopra e poi sotto di un break, Aryna ha ceduto il secondo parziale perdendo per tre volte il servizio, fatto preoccupante anzichenò per una come lei, specialmente considerata la superficie.
Nel terzo e decisivo set non si è vista l’ombra di una palla break fino al nono game, quello vinto in risposta dalla numero 1 WTA addirittura a zero, che pareva aver messo una pietra sopra la partita. E invece. Rybakina è riuscita a piazzare il contro break nel decimo gioco con la tigre di Minsk impegnata a servire per il match, e a piazzare poi il 6-5 che ha apparecchiato il tie break.
A questo punto, signori, l’imponderabile: la kazaka d’importazione è andata avanti 6-2 ma ha sprecato i quattro match point a disposizione, l’ultimo tirando largo un dritto che non era obbligatorio colpire così forte. Dopo il cambio campo, Rybakina ha ceduto il secondo mini break consecutivo, e insieme regalato un match point a Sabalenka, affossando a in rete un comodissimo dritto in seguito a una prima di servizio poco lontana dall’essere vincente. Aryna, che ha un carattere leggermente più solido, non si è fatta pregare, ma non ha potuto fare a meno di scuotere la testa incredula quando l’ultimo recupero della sventurata Elena è atterrato lungo.
Domani, nella semifinale della parte alta, Sabalenka affronterà Vondrousova. La ceca, la cui principale aspirazione a questo punto sarebbe quella di essere lasciata in pace almeno un po’ dagli infortuni, ha confermato di essere in discreta ripresa, e ha sconfitto facilmente Ons Jabeur.
Sotto, in attesa del risultato dell’incrocio tra Amandina Anisimova e Liudmila Samsonova, si è qualificata per la final four Xinyu Wang. La ventitreenne cinese, numero 49 della classifica, ha approfittato del ritiro di Paula Badoso dopo aver vinto il primo set per 6-1. La spagnola, bersagliata da innumerevoli problemi fisici negli ultimi mesi, ha annunciato il ritiro anche dal torneo di doppio, dove avrebbe dovuto giocare domani in semifinale contro le nostre Errani e Paolini.
QUI NOTTINGHAM, STELLE CADENTI – In assenza di accadimenti pirotecnici nel Nottinghamshire, dobbiamo comunque registrare l’uscita di scena di quasi tutte le favorite di giornata. Nei quarti di finale, sono infatti state eliminate Clara Tauson, Leylah Fernandez, Linda Noskova e Katie Boulter, teste di serie due, cinque, sette e otto, rispettivamente sconfitte da Magda Linette, Dayana Yastremska, Rebecca Sramkova e McCartney Kessler.
L’unica testa di serie ancora viva è dunque la polacca, che domani, nella semifinale della parte bassa del draw, contenderà un posto nel duello decisivo a Yastremska.