Sulla superficie più imprevedibile del circuito, la stagione sull’erba diventa una sfida per il ranking: c’è chi difende montagne di punti e chi, invece, ha tutto da guadagnare
Dopo la vittoria di Carlos Alcaraz al Roland Garros, il tennis volta pagina: archiviata la stagione sulla terra battuta, il circuito ATP e WTA si tuffa sull’erba, superficie affascinante, scivolosa e tanto amata quanto temuta. A partire dal 9 giugno, i tornei di preparazione a Wimbledon – terzo Slam della stagione – offriranno preziose occasioni per chi sogna di scalare il ranking, ma anche trappole pericolose per chi deve difendere un bottino pesante. Ecco chi rischia di più e chi, invece, ha tutto da guadagnare in queste settimane all’insegna del green.
ATP: chi difende di più e chi ha margine per salire
Carlos Alcaraz, fresco campione del Roland Garros, si presenta sull’erba con ben 2.050 punti da difendere, frutto principalmente della vittoria a Wimbledon 2024. Attualmente è iscritto al Queen’s, ma circolano voci su un possibile forfait per recuperare energie dopo la maratona parigina. Sospetti fondati?
Alle sue spalle, Novak Djokovic difende 1.300 punti, guadagnati con la finale di Wimbledon, unico torneo su erba disputato nel 2024. Il serbo, però, sembra più concentrato sulla caccia ai titoli che sul ranking, soprattutto in un’annata in cui ha selezionato attentamente gli impegni.
Tra gli altri nomi a rischio classifica per i tanti punti conquistati lo scorso anno, troviamo Lorenzo Musetti. I suoi 1.230 punti in scadenza rappresentano un enorme bottino da confermare o, perché no? da migliorare.
Jannik Sinner, leader del ranking, ha in scadenza 900 punti: quarti di finale a Wimbledon e titolo ad Halle. Saranno settimane cruciali per consolidare il primato e la preparazione sull’erba passerà per Halle.
Attenzione anche a Tommy Paul: 950 i punti da difendere, maturati tra Wimbledon, Queen’s e Libema Open. L’americano ha scelto quest’anno di saltare il torneo olandese, ma dovrà cercare conferme soprattutto al Queen’s, dove è campione in carica.
Segue Taylor Fritz con 750 punti in uscita: l’americano può guadagnare terreno se riuscirà a trovare continuità nei tornei di preparazione, dove può dimostrarsi insidioso. Prossimo appuntamento, il Queen’s.
Tra coloro che hanno poco da perdere e molto da guadagnare ci sono Alexander Zverev e Jack Draper, con appena 400 punti da difendere. Il tedesco è in campo a Stoccarda, dove è la prima testa di serie, e sarà poi ad Halle e Wimbledon. Draper, invece, non è iscritto a Stoccarda, ma parteciperà all’HSBC Championships prima di tuffarsi nel tempio del tennis.
Fanalino di coda Holger Rune che deve difendere solo i 200 punti conquistati tra il Queen’s e Wimbledon, stessi tornei scelti anche per questa stagione e potrebbero essere un’ottima occasione per conquistare punti preziosi per il ranking.
ATP | Giocatore | Tornei giocati nel 2024 | Punti totali |
2 | Alcaraz | Wimbledon, Queen’s | 🟩 2050 |
5 | Djokovic | Wimbledon | 🟩 1300 |
6 | Musetti | Wimbledon, Queen’s, Stoccarda | 🟩 1230 |
1 | Sinner | Wimbledon, Halle | 🟨 900 |
8 | Paul | Wimbledon, Queen’s, Libema Open | 🟨 950 |
7 | Fritz | Wimbledon, Eastbourne, Queen’s | 🟨 750 |
10 | De Minaur | Wimbledon, Queen’s, Libema Open | 🟨 650 |
4 | Draper | Wimbledon, Queen’s, Stoccarda | 🟦 400 |
3 | Zverev | Wimbledon, Halle | 🟦 400 |
9 | Rune | Wimbledon, Queen’s | ⬜ 200 |
WTA: tra pressioni da gestire e occasioni da cogliere
Sul fronte femminile, riflettori puntati su Jasmine Paolini: la finale di Wimbledon 2024 pesa 1.495 punti, rendendola una delle giocatrici più esposte al rischio discesa. L’azzurra ha scelto di prepararsi tra Berlino e Bad Homburg, prima di tornare sull’erba londinese.
Subito dietro, Jessica Pegula, che lo scorso anno raccolse 701 punti tra Wimbledon, Eastbourne, Berlino e Libema Open. Quest’anno ha optato per un percorso tedesco simile a quello di Paolini.
Emma Navarro dovrà difendere 626 punti, frutto delle prestazioni raccolte tra Amburgo, Berlino e Wimbledon. La statunitense ha già iniziato la stagione verde al Queen’s, per poi dirigersi in Germania.
A pari punti, 435, troviamo Coco Gauff e Madison Keys. Gauff ha scelto Berlino per la preparazione, mentre Keys, già in campo al Queen’s, continuerà poi il suo percorso sull’erba tedesca.
Paula Badosa ha vissuto una buona stagione sull’erba nel 2024 e, problemi alla schiena permettendo, quest’anno sarà di nuovo in campo a Berlino e poi a Bad Homburg, prima di approdare a Wimbledon. Sono 348 i punti in uscita: un bottino che dovrà cercare di riconquistare per non perdere terreno nel ranking.
Iga Swiatek ha un approccio decisamente più sereno: con soli 130 punti da difendere, può solo guadagnare, se riuscirà a superare le sue tradizionali difficoltà su questa superficie. Al momento è iscritta soltanto a Bad Homburg: troppo poco per prepararsi al meglio a Wimbledon?
Discorso simile per Aryna Sabalenka, che lo scorso anno saltò Wimbledon per un problema alla spalla e ha in uscita solo i 108 punti conquistati a Berlino. Dopo due finali Slam perse nel 2025, l’obiettivo sarà presentarsi a Londra al massimo della forma: i tornei WTA 500 tedeschi saranno la sua rampa di lancio.
Infine, attenzione a Qinwen Zheng e Mirra Andreeva che hanno rispettivamente solo 70 e 11 punti da difendere. La cinese è già protagonista al Queen’s, dove è la prima testa di serie, e poi proseguirà per Berlino. La giovane Andreeva giocherà entrambi i tornei tedeschi.
WTA | Giocatrice | Tornei giocati nel 2024 | Punti totali |
4 | Paolini | Wimbledon, Eastbourne | 🟩 1495 |
3 | Pegula | Wimbledon, Eastbourne, Berlino, Libema Open | 🟨 701 |
10 | Navarro | Wimbledon, Amburgo, Berlino | 🟨 626 |
2 | Gauff | Wimbledon, Berlino | 🟨 435 |
8 | Keys | Wimbledon, Eastbourne | 🟨 435 |
9 | Badosa | Wimbledon, Amburgo | 🟦 348 |
7 | Swiatek | Wimbledon | ⬜ 130 |
1 | Sabalenka | Berlino | ⬜ 108 |
5 | Zheng | Wimbledon, Berlino | ⬜ 70 |
6 | Andreeva | Wimbledon, Amburgo | ⬜ 11 |
Erba, il terreno delle sorprese
Breve, spietata, imprevedibile: la stagione sull’erba non fa sconti a nessuno. Servono coraggio, adattabilità e una grande velocità di reazione. Per chi deve difendere tanto, ogni partita può diventare una trappola. Per chi ha margine, è il momento di osare. Wimbledon è ancora lontano, ma il ranking si muove settimana dopo settimana. E l’erba, si sa, premia chi non ha paura di scivolare.