La neo-campionessa degli Internazionali d’Italia è stata accolta dall’applauso dei giornalisti nella conferenza stampa dopo la finale dominata con Coco Gauff. “Oggi gambe e braccio giravano alla perfezione”
Jasmine Paolini ha un sorriso che contagia e volendo rallegra: non tutti, però. Non Coco Gauff, spazzata via nella finale degli Internazionali dalla miglior versione di Jas che si ricordi, e di versioni deluxe la ragazza di Castelnuovo Garfagnana ne ha fatte vedere un bel po’, negli ultimi tempi. Un’allegria che Paolini si è ovviamente portata dopo il match anche in sala stampa, dov’è stata accolta dagli applausi dei giornalisti presenti.
“Una gioia immensa, un sogno vincere qui. Ieri sera ero inaspettatamente tranquilla, mentre stamattina mi sono alzata con un po’ di tensione. Ma è normale, anzi, sinceramente ne ero abbastanza contenta. L’obiettivo, una volta in campo, era quello di sentire quel giusto mix tra tensione e serenità e devo dire che sono stata accontentata, visto che quella di oggi è stata senza dubbio la mia partita migliore della settimana. E una partita perfetta o quasi era quella che mi serviva per battere Gauff, che era già arrivata in finale a Madrid e che sta giocando molto bene“.
A questo punto Jasmine deve accettare i favori del pronostico in vista del Roland Garros? “Non ci penso, non credo di essere la favorita. L’anno scorso è stato un grande anno, ma questa è un’altra stagione; andrò lì cercando di vivermela partita per partita e di dare il meglio di me“.
Ieri la sua prestazione è stata semplicemente superba, probabilmente la migliore della carriera. “Non so se sia stata la mia migliore in assoluto, ma il livello è stato molto alto,” ha detto Jasmine. “Mi sono mossa bene, ho colpito bene la palla e ho fatto pochi errori, quindi sì, deduco sia stato uno dei match meglio giocati della mia carriera. Sono entrata in campo con le idee chiare, sapendo che contro Coco dovevo essere aggressiva e tirare forte, altrimenti contro una giocatrice come lei avrei fatto fatica. Sono felicissima di come ho gestito l’intera situazione: ho tenuto la tensione alta dall’inizio alla fine: il braccio e le gambe oggi giravano alla perfezione“.
Tutti si chiedono, e le chiederanno, quale sia il segreto della gioia contagiosa che Jasmine porta in campo anche nei momenti di grande tensione: “Non lo so, quando scendo in campo cerco di farlo con gioia e anche con una certa serenità,” la risposta di Jas ovviamente accompagnata… da un sorriso. “Ho la fortuna di aver fatto della mia passione il mio lavoro e quindi prendo il tennis seriamente, sì, ma non mi carico di troppe aspettative. Provo a dare il massimo ma il massimo lo danno anche tutte le altre, quindi a volte va bene, altre va male, perché alcune avversarie fanno determinate cose meglio di me. Io cerco di lottare su ogni punto e di trovare le soluzioni per tirarmi fuori dai momenti difficili; a volte ci riesco, altre volte no: in questo torneo ci sono riuscita“.
Ci è riuscita eccome, per giunta davanti al Presidente della Repubblica. “Non ricordo quando ho letto che ci sarebbe stato, ma mi ricordo di essermi detta ‘speriamo di fare una bella partita!‘. Lo scorso anno siamo andati al Quirinale con tutti i ragazzi delle nazionali ed è stata una grande emozione; averlo portato qui al Foro è per me motivo di grande orgoglio“.
Ma come si pone la ragazza Toscana rispetto alla precedente epoca d’oro del tennis femminile italiano griffata da Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e dalla sua compagna di doppio Sara Errani? “Sinceramente quando ho iniziato le vedevo molto distanti,” ha confessato Jasmine, “non mi aspettavo di raggiungere certi risultati, ma in fin dei conti io sto scrivendo adesso la mia storia. Mettere a confronto i palmarès non credo abbia senso. Io faccio il mio e cercherò di stare a questo livello il più a lungo possibile, perché mi piace giocare nei grossi stadi davanti a tanta gente e voglio godermi il momento!“.