Oggi alle 17:00 va in scena la finale maschile degli Internazionali d’Italia tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: ambedue sono all’esordio nell’ultimo atto di Roma
Che questa sfida Italia-Spagna sia la rivalità più vera, limpida e corretta del tennis odierno non c’è dubbio. Molti temevano che sia Sinner sia Alcaraz non rispettassero i pronostici che tutti gli addetti ai lavori facevano quando i due erano ancora agli esordi nel circuito maggiore sospettando che uno dei due cadesse. Ma ciò non è successo. Adesso questa è la gara del tennis moderno e futuro (a discapito dei vari Zverev, Medvedev, che nonostante le classifiche top non hanno mai saputo raggiungere la continuità di questi due tennisti della generazione Z).
Jannik Sinner – un italiano in finale a Roma dopo 48 anni
Sì avete letto bene. Per capire la storica portata di questa edizione degli IBI a livello nazionale, anche e soprattutto con la vittoria in singolare di ieri di Paolini dopo 40 anni di attesa e la possibile sua doppietta in doppio oggi con Errani, bisogna andare indietro negli anni ’70. Quando il tennis italiano visse il suo periodo d’oro con tennisti del calibro di Panatta, Barazzutti e Zugarelli. Proprio Antonio fu l’ultimo giocatore italiano a rappresentarci in finale nel torneo di casa. Nel 1977 Zugarelli perse il duello per il titolo con Vitas Gerulaitis, tennista statunitense ex numero 3 del mondo.
Ma arriviamo ai giorni nostri. Oggi il favorito secondo la classifica e lo stato di forma lo abbiamo noi. Sinner è il numero 1 del mondo e, dopo lo stop forzato per il caso Clostebol, è sicuramente più riposato di Carlitos. Jannik è arrivato a questa finale giocando come un rullo compressore fino alla semifinale. L’italiano ha sconfitto in ordine Navone, De Jong, Cerundolo (con cui perse sulla terra di Roma nel 2023 e con il quale aveva gli scontri diretti in parità) e Ruud. Dopo aver distrutto tennisticamente il suo amico norvegese, che forse in realtà non è più tanto amico dato che negli ultimi due confonti Jannik gli ha lasciato solamente quattro game (6-1 6-2 in semifinale delle Atp Finals e 6-0 6-1 in settimana a Roma) l’altoatesino ha incontrato le prime difficoltà.
In semifinale 30 minuti di panico con Paul potevano compromettere il rientro da sogno
Sì, perché in semifinale, tra la tensione, il fatto di giocare la sera in condizioni diverse e anche la grande prestazione di Paul hanno fatto sì che il campione di casa perdesse il primo set per 6-1. Sgomento, tristezza, stupore e preoccupazione, queste erano le sensazioni di tutti i tifosi dell’azzurro. Per sua fortuna però il numero 1 è tale non per caso e, dopo essersi preso la batosta nel primo, ha condotto e portato il match a casa senza mai mettere il risultato in discussione.
Carlos Alcaraz – l’erede di Rafa alla ricerca della sua quarta vittoria 1000 sulla terra rossa
Passiamo al tennista spagnolo. Le sensazioni nel commentare questo 2025 di Alcaraz sono contrastanti. L’iberico ha avuto (insieme a Zverev che ha fatto addirittura peggio) la grande occasione di rimettere pressione a un Sinner costretto a stare fermo. Tornare per la seconda volta numero 1 o almeno arrivare a giocarsi il posto al Roland Garros era l’obiettivo, in termini di classifica, di Carlitos. Ma non c’è riuscito ed anzi il gap con Jannik è addirittura aumentato. Nonostante questo i risultati non sono stati troppo negativi: vittoria a Rotterdam, MonteCarlo (in finale con Musetti) e finale a Barcellona. Dove ha deluso? Sicuramente in nordamerica dove è uscito al secondo turno con Goffin a Miami e in semi con Draper a Indian Wells (dove difendeva la vittoria del 2024).
Senza dubbio stanco mentalmente più di Sinner. Carlos ha la grande occasione di rovinare la festa azzurra
È la bestia nera di Jannik lo spagnolo. Sinner non soffre, o quasi, nessun giocatore della top100. Sì, l’italiano può senza dubbio avere delle difficoltà nel singolo match dettate dalle circostanze del caso, ma nella stragrande maggioranza delle partite Jannik è raramente in difficoltà. Con lo spagnolo questa situazione cambia. I cambi di direzione, le smorzate, l’estro e la fantasia (che in realtà spesso ingarbugliano e mandano in tilt Carlitos) contro Sinner funzionano alla perfezione. Tutte le frecce, spesso talmente tante che si confonde, all’arco di Alcaraz contro Jannik di solito sono letali. Inoltre la superficie preferita dell’iberico è proprio la terra.
I precedenti
Ad avvalorare questa tesi, che vede in qualche modo favorito Carlos ci sono i precedenti: 6 a 4 in favore dello spagnolo. I precedenti sulla terra sono però in parità. Il primo incontro fu vinto da Jannik in finale all’Atp Umago nel 2022, mentre l’ultimo, doloroso match, fu vinto al quinto set dallo spagnolo nella semi dello slam parigino. Inoltre, gli ultimi tre incontri di questa rivalità sono sempre andati in direzione El Palmar: Indian Wells 2024, il già citato Roland Garros e l’ultima sconfitta di Jannik nel circuito nella finale dell’Atp di Pechino.
Le quote
I bookmakers danno come favorito l’italiano sul campo centrale del foro. La vittoria di Sinner è quotata 1.67 su Bet365, 1.65 su Sisal e 1.68 su Lottomatica. La vittoria di Alcaraz invece raggiunge le quote 2.20 su Bet365, 2.25 su Sisal e 2.20 su Lottomatica.