Medaglia d’oro in doppio a Rio nel 2016 in coppia con Nadal, López sarà al fianco dell’azzurra almeno fino al termine del Roland Garros
Jasmine Paolini, attuale numero 6 del ranking WTA, dopo una lunga e proficua collaborazione con Renzo Furlan durata dieci anni, la tennista azzurra ha deciso di voltare pagina affidandosi all’ex campione spagnolo Marc López.
La scelta è arrivata in un momento cruciale della stagione: Paolini, reduce da un 2024 da protagonista, è attesa al WTA 500 di Stoccarda, dove farà il suo ritorno in campo. Proprio dalla città tedesca è giunta la conferma della nuova collaborazione, con Paolini che ha pubblicato sui social un video di uno dei primi allenamenti al fianco di López, avvistato mentre la seguiva da bordo campo.
La notizia si era già diffusa nel primo pomeriggio di ieri, grazie a un’indiscrezione lanciata da Dinara Safina, oggi allenatrice della russa Shnaider, e poi confermata ufficialmente dalla stessa Paolini. Il contratto tra i due, al momento, prevede una fase di prova che durerà almeno fino alla fine del Roland Garros, con l’obiettivo di consolidare i progressi della tennista azzurra sulla terra battuta, una superficie che ben si adatta al suo gioco.
Chi è Marc López
Marc López, 43 anni, è stato uno dei migliori doppisti della sua generazione. Partner storico di Rafael Nadal, con cui ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, López vanta anche successi prestigiosi come il Roland Garros 2016 (insieme a Feliciano López) e le ATP Finals del 2012 con Marcel Granollers. In carriera ha raggiunto altre tre finali Slam e ha rappresentato la Spagna in numerose competizioni internazionali.
Nel dicembre 2021 ha fatto il suo debutto come allenatore, entrando nello staff tecnico di Rafael Nadal, esperienza che ha segnato il suo passaggio definitivo dal campo alla panchina. Si è ritirato ufficialmente dal tennis agonistico nel maggio 2022.
La scelta di Paolini di affidarsi a López, pur non essendo un nome altisonante come coach, appare solida e strategica: la grande esperienza dello spagnolo, soprattutto sulla terra rossa, potrebbe rivelarsi un’arma importante in vista della stagione europea, con il Roland Garros come appuntamento clou.