Le parole di Lorenzo Musetti dopo aver raggiunto la prima semifinale 1000 in carriera: “Ho riscoperto la parte di guerriero e di lottatore che è in me”
Lorenzo Musetti, dopo la splendida vittoria di oggi a Montecarlo contro Stefanos Tsitsipas al terzo set e aver raggiunto per la prima volta nella sua vita la semifinale di un torneo del Masters 1000, si è lasciato andare in conferenza stampa. Parole emozionanti quelle del tennista carrarese, che ha dichiarato di aver trovato durante il match il suo volto da guerriero e lottatore che lo contraddistingue ma che spesso non riesce a tirare fuori.
Le parole di Lorenzo Musetti in conferenza stampa dopo la vittoria
Queste le parole direttamente dalla conferenza stampa di oggi: “Ha un sapore diverso qui, perché è una settimana molto particolare. Varie partite particolari. Ho riscoperto una parte di me che forse sono troppo stato abituato a non vedere, o meglio a non riconoscere. La parte mia di guerriero, di lottatore. Un ragazzo maturo che vuole andare a prendersi la partita come è successo oggi, ma come è stato anche nelle altre partite. Anche Wimbledon e le Olimpiadi sono state belle, ma sono tre storie diverse. Anche perché qui non è ancora finita. Speriamo di aggiungere partite e giorni a questa settimana“.
La maturità di Lorenzo: “Crederci e uscire dai momenti difficili è da giocatori“
“Il tema di questa partita è stato il fatto di crederci. Anche perché all’inizio ho fatto un po’ di confusione dal punto di vista tattico. Ho lasciato giocare molto bene Stefanos che era quello che lui voleva e cercava. Poi ho ingranato un’altra marcia, a livello di energie proprio fisiche. E questo ha dato uno scossone alla partita. E più andava avanti la partita e più conquistavo fiducia e convinzione di poterlo battere. Anche perché ho finito che ero molto energico e secondo me ne avevo di più rispetto a lui. E questa è una bella motivazione anche per le prossime partite.
Una domanda piccante anche sulle 4 palle break del terzo set: “Le 4 palle break in quel game al terzo? È stato un game chiave, ma ho giocato due set molto buoni. Nel tennis è così. Alcaraz oggi ha fatto lo stesso. Anche lui ha annullato 3 palle break e anche lui era sotto al terzo. Uscire da quei momenti lì è da giocatori. Il fatto di esserne uscito e di non aver cercato cose folli, ma esserne uscito giocando dei punti è qualcosa che mi ha portato a vincere. Ma anche se avessi perso quel game, secondo me la partita l’avrei recuperata comunque perché secondo me era già girata un po’ dalla mia parte“.
Lorenzo ci rassicura sui problemi fisici del primo set: “Dormite sereni”
Dopo che il problema al piede gli ha condizionato la prestazione per la prima parte del match, arrivando a chiamare anche l’intervento del fisioterapista, Lorenzo Musetti sembra tranquillo e rassicura gli italiani: “Al primo punto ho sentito un fastidio al tallone destro dopo la palla corta e mi sono spaventato. E mi ha creato un po’ di confusione. Ho iniziato a pensare a cose che fino a quel momento lì non avevo in testa. Io non riuscivo a seguire quello che ci eravamo detti con Simone. Quell’episodio ha condizionato un po’ la mia partenza. Se vi dovete preoccupare? No no, dormite sereni“.
Due parole anche sul suo prossimo avversario: “Se dovessi scegliere dove sfidare De Minaur, sceglierei su questo campo“
In merito al prossimo match, Lorenzo vuole concentrare tutte le energie da domani, ma nel mentre dà molti meriti al percorso del suo avversario De Minaur: “Domani ne parleremo e prepareremo la partita. La parte importante era il recupero. Alex è un giocatore che nell’ultimo anno e mezzo ha acquistato una solidità di livello importante. Qualcosa di simile a Fritz l’anno scorso. Lo ha dimostrato sia in Australia che nella finale a Rotterdam, ma poi tutte le settimane è molto, molto costante. Probabilmente è la definizione di Top-10 per eccellenza. E’ un giocatore con cui possiamo darci fastidio a vicenda. Se lui gioca bene, gioca d’anticipo e mi toglie il tempo, è una cosa che a me dà fastidio. Però se io uso le mie traiettorie e variazioni è una cosa che a lui dà molto fastidio. La terra non è la sua superficie favorita. Però è il mio habitat naturale. Se dovessi scegliere dove sfidarlo, sceglierei su questo campo“.