Jacopo Vasamì stupisce in singolo e, in coppia con Filippo Romano, spacca anche in doppio
(Dal nostro inviato: Alessandro D’Aguanno)
Sono tanti i tennisti giovani di cui si parla ultimamente, ma dopo la giornata di ieri è proprio difficile non parlare di Jacopo Vasamì, diciassettenne romano che sta emozionando il pubblico all’Atkinson Monza Open.
Ha giocato contro l’ex numero 2 junior, ora 154 ATP, lo spagnolo Martin Landaluce: se siamo qui a scriverne, è perché Jacopo ha interpretato la partita alla perfezione, vincendo contro il classe 2006 con il punteggio di 6-4, 6-4. A fine partita abbiamo avuto modo di fargli due domande sul match, riguardo al suo rapporto con il pubblico e sulle sensazioni in partita rispetto all’avversario.
Il suo momento, però, non era ancora concluso, perché nel pomeriggio è sceso in campo in coppia con Filippo Romano, classe 2005, che sta dando grandi segni di crescita; i due italiani hanno affrontato le teste di serie numero 1 del torneo e vincitori del Challenger di Napoli, Alexander Erler e Constantin Frantzen.
I nostri ragazzi hanno vinto in maniera schiacciante, con lo score di 6-2, 6-3 e, parlandoci a fine partita, abbiamo capito che l’intesa tra i due gioca un ruolo fondamentale, oltre al buon periodo di forma che stanno attraversando.
Nella giornata di oggi i ragazzi avranno a che fare con sfide significative: prima Jacopo dovrà vedersela sul campo centrale contro l’ucraino Vitaliy Sachko, uscito vittorioso dal match contro Matteo Gigante, finalista a Barletta contro cui Vasamì ha perso al tiebreak del terzo set.
Poi lui e Filippo giocheranno il doppio contro l’italiano Francesco Maestrelli e il ceco Dalibor Svrcina, che hanno vinto a sorpresa contro Matwe Middelkoop e Marcelo Demoliner.
Sarà una giornata infuocata a Monza, tra i quarti di finale di singolo e le semifinali di doppio: i primi quarti di un Challenger in carriera per Vasamì, Federico Arnaboldi all’opera contro Luca Van Assche, con Vincenzo Santopadre a seguire l’italo-francese, e il doppio tra Romano-Vasamì e Maestrelli-Svrcina. Vediamo cosa ci aspetta!