More
    TennisTalker MagazineWTA Miami: avanzano Azarenka e Bencic. Brilla la stellina Mboko

    WTA Miami: avanzano Azarenka e Bencic. Brilla la stellina Mboko

    Compito facile per Vika contro Kalinina, difficilissimo per la svizzera, che batte Yastremska dopo 2 ore e mezza. La diciottenne canadese fa fuori Osorio. Out Tyra Grant

    Sarà pure stata la festa del papà, ieri, ma a Miami hanno festeggiato le mamme. Esordio felice in Florida per Vika Azarenka e Belinda Bencic, che hanno superato il primo turno del quarto “1000” stagionale al termine di due partite opposte per livello di difficoltà. La bielorussa, tre volte campionessa da queste parti, ha avuto bisogno di appena un’ora per battere Anhelina Kalinina, alla quale ha lasciato quattro game. “La mia migliore prestazione dell’anno,” ha detto Vika, “ho avuto la sensazione di avere il controllo per tutto il tempo. Appena ho saputo che avrei giocato di sera mi sono rilassata, ho potuto passare un po’ di tempo con mio figlio in mattinata. Giocare qui è fantastico, ci sono un sacco di amici che vengono a vedermi“. Azarenka avrà un secondo round difficile contro il genietto Muchova, quindicesima testa di serie in gara.

    Bencic è invece emersa con la pelle salva da un match altalenante alquanto, durante il quale ha dovuto gestire – un po’ come la sua avversaria – le intermittenze di un servizio ballerino (9 doppi falli Belinda, 13 l’ucraina), ed è stata costretta a risalire dal 3-5 nel terzo, con un piede e tre quarti nella fossa. L’ex prodigio da Flawil ha vinto il primo set grazie all’unico break ottenuto nel terzo gioco, ma ceduto di schianto il secondo facendosi strappare per tre volte la battuta. Nel terzo, Yastremska è andata a servire per il match sul 5-4, ma Bencic le ha scippato a 15 il servizio nello snodo cruciale del parziale di quattro game a zero con cui la recente campionessa di Abu Dhabi ha chiuso la contesa.

    In attesa delle stelle conclamate del circuito, che scenderanno in campo a partire dal pomeriggio italiano di oggi, a brillare è stato il giovane astro di Victoria Mboko. La diciottenne nata a Charlotte da genitori originari della Repubblica Democratica del Congo, ma che da qualche anno difende la bandiera canadese, ha sfruttato – proprio come Federico Cinà – la wild card offertale dagli organizzatori. Wild card meritatissima, va detto: scavallato l’anno alla posizione numero 333 del ranking, Victoria ha stappato il 2025 con un roboante bilancio da 25 vittorie, una sola sconfitta e quattro tornei ITF conquistati, per appostarsi alla piazza 162 delle classifiche. Nella partita più importante della sua verdissima carriera, Mboko ha mostrato anche una notevole solidità mentale, riuscendo a vincere in lotta contro una giocatrice più esperta ancorché appena ventitreenne come Camila Osorio, che la precede di 108 posti nel ranking. Al prossimo round, la ragazza canadese avrà in premio Paula Badosa, undicesima testa di serie in gara.

    Nulla da fare, invece, per l’altra wild card Tyra Grant. La figlia di Tyron, professionista della pallacanestro con una lunga carriera in Italia alle spalle, è stata battuta con un doppio 6-4 dall’austriaca Julia Grabher. Com’è noto, Tyra, nata a Roma e cresciuta a Vigevano, è legata a doppio filo al nostro Paese: formata a Bordighera da Riccardo Piatti e passata anche da Novara dov’è stata per un periodo allenata da Matteo Sacchi, la ragazza è provvista di sicuro talento ed è attesa nei prossimi anni su palcoscenici altrettanto luminosi.

    Tra le altre, avanti Emma Raducanu, che ha concesso solo tre game a un’altra invitata, la giapponese Ishii, mentre hanno già lasciato, o stanno per lasciare South Beach Anastasia Potapova ed Erika Andreeva: la campionessa di Cluj-Napoca è stata accompagnata alla porta da Kimberly Birrell dopo essersi fatta annullare un match point nel decimo gioco del terzo set; la sorella maggiore di Mirra ha invece ceduto in volata a Elina Avanesyan.

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari