Lorenzo vince una battaglia di cinque set contro l’astro nascente del tennis Fonseca sotto gli occhi di un pubblico tutto brasiliano. Berrettini soffre, gioca un buon match, ma non sfrutta le tante occasioni ed esce sconfitto con il giovane danese Holger Rune
L. Sonego b. [Q] J. Fonseca 6-7(6) 6-3 6-1 3-6 6-3
Sono le 17 a Melbourne, e la 1573 Arena si riempie di tifosi verdeoro, pronti ad assistere a un altro match del nuovo ‘baby’ fenomeno del tennis, Joao Fonseca. Ma il nostro Lorenzo non si lascia intimorire e, come sempre, nella lotta riesce a tirar fuori le sue migliori qualità, regalando spettacolo.
IL MATCH
Sonego parte subito aggressivo all’inizio del primo set procurandosi due palle break, ma il brasiliano le annulla con il suo servizio. L’azzurro serve molto bene, mantenendo alte velocità sia con la prima che con la seconda palla (vincendo più del 70% dei punti con la seconda) e varia bene il gioco con diverse smorzate vincenti. Sul 5-4, Sonego si procura due set point, ma Fonseca dimostra grande freddezza nei momenti cruciali e le annulla. Si arriva al tie-break, dove l’azzurro sbaglia qualche dritto di troppo e regala tre set point al brasiliano. Fonseca, però, perde lucidità e lascia sfumare il vantaggio. Sul 6-6, un grave errore di dritto di Sonego regala al giocatore di Rio il primo set
Nel secondo set, l’italiano parte di nuovo bene, ma questa volta riesce a concretizzare le palle break sull’1-1. Si porta quindi sul 5-3 e, complice anche i tanti errori di un Fonseca molto meno brillante, breakka nuovamente, rimettendo in parità l’incontro.
In apertura del terzo parziale, il brasiliano ottiene una palla break che non riesce a concretizzare con una risposta di rovescio uscita di poco. Fonseca appare un po’ stanco e deconcentrato, forse non abituato a giocare match alla lunga distanza (è alla sua prima esperienza Slam). Sonego ne approfitta, mantenendo sempre percentuali altissime al servizio e con un doppio break chiude 6–1 e si porta in vantaggio.
Nel quarto Joao parte meglio e, spinto dalla bolgia carioca, breakka subito l’azzurro e si porta sul 3-0. Lorenzo è più falloso in questo parziale, Fonseca al contrario sembra aver ritrovato i colpi mostrati nel suo match d’esordio con Rublev. Non bastano una serie di colpi spettacolari dell’azzurro che si vede costretto a cedere il set per 6-3.
Il quinto è spettacolo allo stato puro, con Sonego che continua a spezzare il gioco, variando il più possibile anche al servizio e placando un Fonseca eccezionale che piazza vincenti di rovescio e di dritto da ogni parte del campo. Sul 4-3 Sonego ammutolisce il pubblico verdeoro con due passanti di dritto da lontano che gli procurano una palla break. Fonseca sbaglia col dritto e regala il break decisivo per la vittoria dell’azzurro che si aggiudica il match con il punteggio di 6-7(6)/ 6-3 /6-1/3-6/6-3
Una prestazione entusiasmante di Lorenzo che lo porta al terzo turno (eguagliando il suo miglior risultato qui in Australia), dove affronterà Fabian Maroszan che ha battuto Francis Tiafoe in cinque set.
[13] H. Rune b. M. Berrettini 7-6(3) 2-6 6-3 7-6(6)
La John Cain Arena è invece il palcoscenico della sfida tra Matteo Berrettini e Holger Rune, valida per il secondo turno degli Australian Open. Entrambi i giocatori fanno della potenza la loro arma principale: l’italiano, in particolare, si distingue per il servizio e il dritto, colpi che sono i suoi punti di forza, mentre il danese è più mobile, più completo, ma spesso meno costante e concentrato, soggetto ad alti e bassi.
Questo è il quinto incontro tra i due con Rune in vantaggio 4-1, anche se bisogna ricordare che per ben due volte Matteo è stato costretto al ritiro per infortunio.
Holger nel primo turno degli AO ha battuto al quinto set Zhizhen, mentre l’italiano ha sconfitto Cameron Norrie al quarto con una prestazione convincente.
Rune cerca il terzo turno agli AO per la terza volta dopo che l’anno scorso perse da Rublev in cinque set proprio ai sedicesimi di finale. Mentre l’italiano ha come obiettivo quello di ripartire bene, dopo un 2024 difficile segnato da infortuni e delusioni, ma terminato al meglio con la vittoria a Malaga della Coppa Davis. Riuscirà a bissare la magica semifinale raggiunta nel 2022 dove perse con il futuro vincitore di quell’edizione, Rafael Nadal?
IL MATCH
Berrettini parte subito forte nel primo set, annullando un break point e vincendo un game sul servizio del danese al quarto gioco. Matteo si muove bene, mentre Rune sbaglia parecchio all’inizio. Con il passare dei minuti, però, l’efficacia del servizio di Holger cresce, accompagnata da un aumento dei vincenti e delle risposte aggressive. Matteo va in difficoltà, ma grazie al break ottenuto in apertura, serve sul 5-4 per chiudere il set. Ha due set point, ma li spreca e si ritrova sul 5-5.
Nei game successivi, il danese diventa un rullo compressore, si muove con grande fluidità, mentre Matteo perde incisività con il dritto e commette più errori. Il tie-break è praticamente senza storia: Rune, capace di non farsi prendere dalla fretta e di attaccare al momento giusto, conquista tre mini-break e si porta sul 6-3, chiudendo il primo set 7-6 (3) dopo 55 minuti. Il danese ha vinto punti cruciali che potrebbero dargli grande fiducia per il proseguimento del match.
Il secondo set sembra partire diversamente rispetto alla conclusione del primo. Berrettini trova un paio di punti splendidi in difesa e ricomincia a essere incisivo con il dritto, tornando finalmente a spingere come sa fare. Break in apertura per Matteo, che deve trovare la forza per mettere in difficoltà Rune. Il danese, come è noto, durante gli incontri alterna alti e bassi, e basta una piccola scintilla per farlo uscire dai binari.
Sul 2-0, 40-40, da segnalare un errore dell’arbitro che giudica una palla rimbalzata due volte colpita dal danese, mentre in realtà era regolare. Il “VAR” interviene giustamente facendo ripetere il punto, ma Matteo è sfortunato, poiché si trovava di fronte una volée facilissima. Proseguendo, l’italiano ritrova costanza al servizio, con gli ace che fioccano sempre di più. Anche in risposta, Matteo gioca meglio del danese, trovando passanti super in back e riuscendo senza grandi difficoltà a portarsi sul 5-2. Qui ha tre set point, di cui uno viene sprecato con un doppio fallo, ma riesce comunque a chiudere 6-2. Una bella reazione quella di Matteo che fa ben sperare. La partita è complicata, ma Berrettini c’è!
All’inizio del terzo set due game interlocutori fanno da antipasto al Rune Show: 8 punti di fila che gli consentono di fare break e portarsi sul 3-1. Sono game che volano via veloci in 19 minuti, Matteo è sotto 4-1. Sul 4-2 40-15 per il danese, altre discussioni da parte di Matteo con l’arbitro: l’italiano durante il punto lamenta il rumore del microfono che lo disturba, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e non chiama “Let”. Berrettini non riesce ad essere incisivo nei game in risposta, Rune chiude senza esitazioni 6-3. La partita sembra indirizzata verso il talento 21enne danese, con Matteo che appare in difficoltà
Purtroppo, anche il quarto set sembra seguire lo stesso andamento del terzo. Rune, dopo un game combattuto, realizza subito il break e si porta avanti 2-0. Matteo commette molti errori con il dritto, come nel primo set. Non sono errori di lunghezza, ma di ritmo, probabilmente dovuti alla velocità della palla di Rune. Sul 3-2, però, Rune rischia, ha fretta e si trova sotto 0-40; Berrettini ne approfitta e realizza il contro-break.
Grande reazione di ‘The Hammer‘, che con un delizioso lob di rovescio pareggia i conti. L’inerzia della partita sembra cambiare: Matteo concede ulteriori opportunità a Rune, ma riesce a salvarsi sul 4-3. Durante la pausa, Rune si fa massaggiare il polso, ma non sembra nulla di grave. Berrettini è ritrovato, gioca finalmente il dritto senza esitazioni e non concede più nulla a Holger sul proprio servizio. Sembrano infastidire di più le palle ‘senza peso’ al giovane scandinavo. Sul 6-5, Matteo si difende negli scambi e ha due set point, che Rune annulla dopo lunghissimi scambi. Si va al tie-break.
Con due mini-break in apertura l’italiano riesce tra ace, passanti e volée a portarsi avanti 5-2. Rune si lamenta, non sembra particolarmente concentrato, ma ribalta tutto. Sul 6-5, Matteo annulla un primo match point , ma in quello successivo sul servizio di Holger non può fare nulla. Dopo uno stoico quarto set, durato 1 ora e 7 minuti Berrettini si arrende definitivamente.
Dopo questa convincente prova il danese sarà atteso dal serbo Miomir Kecmanovic che ha inaspettatamente battuto Hubert Hurkacz per 6-4 6-4 6-2, partendo da sfavorito.
Berrettini può comunque ritenersi soddisfatto per avere lottato fino alla fine e per aver ritrovato senza dubbio una forma fisica che nelle scorse stagioni era lontano da avere. Rimane indiscutibilmente il rammarico di aver sprecato oggi tante occasioni (2 set point nel primo, 2 nel quarto e soprattutto essere stato sopra 5-2 con servizio nel tie-break finale). Sicuramente il finale più giusto e meritato sarebbe stato un quinto set. L’italiano deve cercare di guardare il bicchiere mezzo pieno in questo AO 2025, proiettandosi con fiducia verso una nuova stagione da protagonista.
L’Australian Open 2025 è visibile sui due canali di Eurosport compresi nel pacchetto Sky TV ai canali 210 e 211 (oppure su Now TV) e, integralmente, su Discovery Channel.