Il giovane statunitense supera l’undicesima testa di serie e ora attende James McCabe. Male il finalista dell’edizione 2023
A. Michelsen b. [11] S. Tsitsipas 7-5 6-3 2-6 6-4
Ancora uno Tsitsipas deludente in un torneo di peso: al secondo round va Michelsen, infinitamente più bravo a tenere la barra dritta durante i molti momenti di su e giù dell’incontro, specialmente nella sua parte finale. L’avvio invece era stato più ordinario; un incontro principalmente giocato sul servizio e quasi totalmente privo di chance per il giocatore in risposta fino al dodicesimo game, sul servizio del greco. L’americano, tra un errore a rete di Tsitsipas, una risposta di dritto fulminante e un rovescio vincente, trasforma la prima palla break dell’incontro in oro. A risaltare negativamente è la discontinuità con il rovescio dell’ex n.3 ATP, che commette troppi errori di tempismo e posizionamento non irrilevanti, nonostante alcuni vincenti da fondo e passanti degni di nota.
Nel secondo set non cambia la solfa: in più c’è solo qualche segno di nervosismo manifestato da Stefanos, che si lamenta verso il proprio angolo, condividendo l’autocritica con coach Chatzinikolaou e con il fratello Petros. Sembrerebbe cambiare qualcosa sul 2-2, quasi un principio di scintilla, quando Tsitsipas finalmente appronta una sorta di resistenza in risposta prolungando il game per 12 punti, però niente palle break e il greco si spegne ancora. Dall’altro lato c’è un Michelsen insuperabile, che ribatte costantemente e, in vantaggio 4-3, ottiene una palla break, annullata caparbiamente da Tsitsipas, ma non è finita: il talento classe 2004 ne conquista un’altra e la trasforma, per poi chiudere velocemente il parziale alla battuta. “Game & 2nd set Michelsen”, quando il greco sembrava aver ingranato.
Forse anche a causa di un pizzico di rilassamento, il ragazzo USA rientra in campo troppo leggero e regala qualche errore gratuito, visibilmente causato della stanchezza accumulata nei set antecedenti in cui ha dato l’anima. A Michelsen scappa il secondo turno di servizio; Tsitsipas ritrova la fiducia ed ottiene un secondo break sul 5-2, aggiudicandosi il terzo set.
Il quarto set evidenzia carenze fisiche diffuse, perché cambia totalmente la partita. A fare la differenza non è più il servizio e il numero 42 al mondo piazza il break in avvio, mentre si chiudono abbastanza velocemente i quattro game successivi. In mezzo al set calano attenzione, percentuale di prime e aumentano i doppi falli, con Alex che si fa riprendere sul tre pari dando il via a un valzer di quattro break consecutivi fino al 5-4 Michelsen che stavolta, al servizio per chiudere, non si fa pregare e firma il 6-4 definitivo.
Dopo l’incrocio di Tokyo, il ventenne californiano conferma di essere un avversario molto insidioso per il greco, il quale si ritrova ad uscire per la seconda volta consecutiva al primo turno di uno Slam, evento che non accadeva dal 2019 e che non aiuterà ad accrescere il morale di Stefanos, costretto ancora una volta ad affrontare situazioni complicate e decisioni difficili. Michelsen affronterà al secondo turno la wild card di casa James McCabe, che ha battuto molto più facilmente del previsto la grande speranza spagnola Martin Landaluce.