La competizione non ufficiale, il “North Palmyra Trophy”, si svolge ogni anno tra fine novembre e inizio dicembre presso la Ksk Arena di San Pietroburgo
Dopo tre stagioni di assenza, il tennis è tornato in Russia con una manifestazione esibizione che ha suscitato diverse polemiche.
Dal 2021, infatti, a causa della guerra in Ucraina, la Russia è stata esclusa dai tornei ufficiali ATP e WTA, ma una competizione non ufficiale, il “North Palmyra Trophy”, si svolge ogni anno tra fine novembre e inizio dicembre presso la Ksk Arena di San Pietroburgo.
Questo evento, che imita il formato della Laver Cup, ha visto la partecipazione di nomi importanti, alimentando il dibattito sull’opportunità di competere in un paese escluso dal circuito internazionale.
I partecipanti includevano giocatori come Roberto Bautista Agut, Thanasi Kokkinakis, Dusan Lajovic, e Karen Khachanov, ma anche atleti più giovani come Diana Shnaider e Yulia Putintseva. Non sono mancati anche i veterani come Nikolay Davydenko e Mansour Bahrami, che hanno contribuito allo show del torneo.
IL FORMAT
Il “North Palmyra Trophy” prevede due squadre: i “Lions” e gli “Sphinxes”. Ogni squadra è composta da 3 giocatori ATP, 2 giocatori WTA e un capitano. Il torneo si svolge in 3 giorni di gara e include 11 match: 8 incontri di singolare, 2 di doppio e 1 di doppio misto. Inoltre, è prevista una partita speciale tra leggende del tennis.
LE REGOLE
Tutti i match di singolare e doppio si giocano al meglio dei 3 set, con ogni set che dura 20 minuti.
Il vincitore del match viene determinato in base al numero complessivo di giochi vinti da ciascun giocatore (o dalla coppia di doppi).
I VINCITORI
A vincere quest’anno sono stati i “Lions”, con Bautista Agut, Khachanov, Tomova e Lajovic, che hanno battuto gli “Sphinxes” per 116-111 in undici incontri.
(Fonte: North Palmyra Trophy official website)