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    UTS: the Ultimate Tennis Shotdown

    La rivoluzione nel mondo del tennis ideata da Patrick Mouratoglou

    Il mondo del tennis è in continua evoluzione, ma raramente si è assistito a una trasformazione così radicale come quella proposta da Patrick Mouratoglou con il circuito Ultimate Tennis Showdown (UTS).

    Il famoso allenatore francese di origine greca, noto per aver a lungo lavorato con Serena Williams, ha ideato una formula pensata per catturare l’attenzione di un pubblico più ampio e per rendere il tennis più spettacolare, ma non solo.

    Patrick Mouratoglou

    LE ORIGINI E L’EVOLUZIONE

    Il circuito UTS è stato lanciato nel 2020 e le prime edizioni sono state disputate in un periodo segnato dalla pandemia. La vera spinta, in Italia, è arrivata quando emittenti sportive come SuperTennis hanno iniziato a trasmettere le partite del circuito, facendo conoscere il format al di fuori dei canali social.

    LE REGOLE

    Il circuito UTS si distingue per un format completamente diverso da quello a cui siamo abituati nel tennis tradizionale. L’obiettivo principale è poter assistere a partite più veloci e divertenti da guardare. Ecco i principali cambiamenti.

    Partite suddivise in quarti: ogni incontro è diviso in quattro quarti da 8 minuti ciascuno, e il giocatore che vince più quarti si aggiudica il match.    

    Punteggio a tempo: non esistono più i game e i set. Vengono conteggiati i punti messi a segno fino a quando scade il tempo del quarto. Chi, al termine degli 8 minuti, ha più punti, vince il parziale.

    Carte bonus: una delle novità più particolari sono le “carte bonus”, una sorta di jolly che i giocatori possono usare durante il match. Ne possono usare una ogni quarto. La carta ‘Il prossimo punto vale 3’ si applica solo al giocatore che usa il bonus e solo per il punto successivo.

    Il servizio: si serve solo la prima palla, non c’è la seconda di servizio

    Coaching: durante le partite, i giocatori possono interagire liberamente con i propri allenatori, tranne, ovviamente, finché è in corso lo scambio.

    Il pubblico: non ci sono più le limitazioni di non potersi muovere durante gli scambi. Il motto è: “Let’s make some noise!

    IL FORMAT

    Il tabellone: ogni tappa prevede 8 giocatori divisi in due gironi da 4 giocatori

    Gli “Events”: ogni tappa fa accumulare punti per potersi qualificare alla fase finale che si svolge a dicembre a Londra. Eight players, one crown!

    Le sedi: nel 2023 il circuito ha fatto tappa a Los Angeles, Francoforte e il gran finale a Londra. Il vincitore è stato Jack Draper. Nel 2024 le tappe – a dimostrazione che il format sta piacendo – sono diventate 4: Oslo, New York, Francoforte e a dicembre ci sarà la tradizionale festa finale a Londra che incoronerà il vincitore di quest’anno. Per il 2025 sono già state fissate le prime due tappe: a Nimes in Francia e a Guadalajara in Messico.

    Jack Draper vincitore dell’edizione 2023 – Foto dal sito ufficiale www.uts.live

    LONDRA 2024

    Alla finale si qualificano automaticamente i vincitori di una tappa, i primi 3 nella Race (esclusi i vincitori), più due wild cards. Per Londra 2024 sono già qualificati: Rublev, Monfils, De Minaur, Bublik, Shelton e Humbert. A chi verranno assegnate le wild card?

    NICKNAMES

    Una delle cose più divertenti sono forse i soprannomi attribuiti ad ogni giocatore. Ecco qui i nicknames dei giocatori che hanno preso parte alle edizioni 2023 e 2024. Qual è il tuo preferito?

    Taylor Fritz: The Hotshot

    Wu Yibing: The Great Wall

    Diego Schwartzman: El Peque

    Benoit Paire: The Rebel

    Francis Tiafoe: Big Foe

    Ben Shelton: The Mountain

    Alexander Bublik: The Bublik Enemy

    Gaël Monfils: La Monf

    Jan-Lennard Struff: The Thunder

    Casper Ruud: The Ice Man

    Grigor Dimitrov: G-Unit

    Andrey Rublev: Rublo

    Cristopher Eubanks: The Rocket

    Holger Rune: The Viking

    Jack Draper: The Power

    Dominic Thiem: Dominator

    Alex De Minaur: The Demon

    Thanasi Kokkinakis: Kokki

    Lorenzo Musetti: The Illusionist

    Lorenzo Musetti

    UNA RIVOLUZIONE DESTINATA A DURARE?

    Con l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni, ma anche i tradizionalisti, il circuito UTS è sicuramente un esperimento interessante. Le opinioni sul futuro di questo format sono varie: c’è chi lo vede come una novità passeggera e chi invece crede che potrebbe coesistere con il tennis tradizionale, offrendo una valida alternativa ai circuiti tradizionali.

    Cosa ne pensate voi Talkers, siete pronti a farvi coinvolgere dalla rivoluzione UTS o preferite il fascino del tennis tradizionale? Fateci sapere cosa ne pensate!

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