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    WADA presenta ricorso contro Sinner: la battaglia continua

    Il numero 1 del mondo a rischio sospensione anche se la sua innocenza era già stata confermata dall’International Tennis Integrity Agency

    Sembrava che la vicenda di Jannik Sinner fosse definitivamente risolta, ma la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) ha deciso di riaprire il caso, presentando un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). La WADA richiede una sospensione del numero 1 al mondo per un periodo compreso tra uno e due anni.

    I FATTI

    Nel marzo scorso, Jannik Sinner è risultato positivo al clostebol, una sostanza vietata. Tuttavia, l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha assolto il tennista, stabilendo che non vi fosse alcuna colpa o negligenza da parte sua. La sostanza era stata assunta in modo accidentale durante un massaggio da parte del fisioterapista, che aveva usato incautamente un prodotto contenente clostebol. 

    Nonostante questa conclusione, il 26 settembre la WADA ha deciso di presentare ricorso, sostenendo che Sinner debba essere ritenuto responsabile delle azioni del suo staff, essendo questo parte integrante del suo entourage. 

    La possibile squalifica di Sinner potrebbe variare da uno a due anni, a seconda del grado di negligenza che verrà attribuito. Se la negligenza sarà considerata significativa, la sospensione potrebbe arrivare a due anni; altrimenti, la durata minima sarà di un anno. Nel frattempo, il tennista potrà continuare a gareggiare, poiché la decisione finale non è attesa prima del 2025.

    LE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO DI SINNER

    L’avvocato Jamie Singer, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha commentato: 

    Questa richiesta ha un suo senso logico. Nessuno accusa Jannik di aver migliorato le sue prestazioni grazie al clostebol, e per questo sarebbe ingiusto penalizzarlo nella classifica o nei guadagni. Tuttavia, la WADA ritiene che sia in qualche modo responsabile per le azioni del suo team e chiede quindi che venga punito. La sospensione è la pena richiesta per quella che la WADA considera negligenza”.

    LA POSIZIONE DI JANNIK SINNER

    In una dichiarazione ufficiale del 28 settembre, Sinner ha espresso la sua delusione riguardo alla decisione della WADA di presentare ricorso: 

    Sono deluso nel sentire che la WADA abbia scelto di appellarsi al risultato della mia udienza ITIA, dopo che i giudici indipendenti mi avevano assolto e dichiarato innocente. Negli ultimi mesi, e durante tutto questo processo, ci sono state tre udienze separate, ognuna delle quali ha confermato la mia innocenza. Hanno emesso una sentenza approfondita, spiegando perché mi hanno ritenuto non colpevole, con prove chiare e la mia piena collaborazione durante tutto il processo. A seguito di un processo così rigoroso, sia l’ITIA che l’autorità antidoping italiana l’hanno accettato e hanno rinunciato al diritto di appello. Capisco che queste questioni debbano essere indagate a fondo per mantenere l’integrità dello sport che tutti amiamo. Tuttavia, è difficile capire cosa si possa ottenere chiedendo a un diverso gruppo di tre giudici di esaminare nuovamente gli stessi fatti e la stessa documentazione. Detto questo, non ho nulla da nascondere e, come ho fatto per tutta l’estate, collaborerò pienamente con il processo di appello e fornirò tutto ciò che sarà necessario per dimostrare la mia innocenza. Poiché il caso è ora in attesa di giudizio presso il TAS, non commenterò ulteriormente”.

    LE REAZIONI DAL MONDO DEL TENNIS**

    Carlos Alcaraz ha dichiarato: “Non so cosa succederà, ma capisco la sua posizione e quello che sta provando. Il suo livello di gioco, nonostante tutto ciò che sta succedendo fuori dal campo, è impressionante. Spero che questa vicenda si risolva al più presto, così potrà tornare a concentrarsi su ciò che ama: giocare a tennis”. 

    Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha aggiunto: “Abbiamo grande fiducia nel TAS che dovrà risolvere il caso. Jannik ha dalla sua non solo l’evidenza dei fatti, ma anche l’assoluzione da parte di ben tre organi indipendenti. Sono sicuro che l’appello della WADA non farà altro che confermare l’innocenza di Sinner, restituendoci un campione sereno”. 

    Anche Adriano Panatta, ex campione di tennis, ha espresso il suo parere in diretta alla Domenica Sportiva: “Con questo ricorso la WADA vuole solo mostrare al mondo la propria esistenza. È una questione puramente politica. Sinner è pulito, spero lo siano anche quelli che lo devono giudicare”.

    PERCHÉ RINGRAZIAREMO LA WADA IN FUTURO

    Nonostante i mesi difficili che lo attendono, Jannik Sinner può affrontare questa sfida con la certezza di essere nel giusto e di non aver commesso alcuna azione illecita. Il procedimento ITIA è stato accurato e ha già portato alla sua assoluzione. 

    Una volta concluso questo processo, Sinner ne uscirà non solo vittorioso, ma anche con la sua reputazione completamente riabilitata. Qualsiasi dubbio sulla sua integrità sarà definitivamente cancellato. 

    In conclusione, lasciare che la giustizia faccia il suo corso sarà la strada migliore per liberare Sinner da qualsiasi sospetto e permettergli di continuare il suo straordinario percorso come atleta e come uomo.

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