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    Coppa Davis 2023: il percorso dell’Italia verso la vittoria

    Ripercorriamo tutti i match che hanno condotto la squadra azzurra al successo finale

    Da Bologna a Malaga. Dal baratro all’estasi. Dalla sconfitta contro il Canada fino alla vittoria del titolo.

    Quello della formazione di Volandri nella Davis Cup 2023 è stato un viaggio avvincente. Un crescendo, tra cadute e risalite.

    L’esordio alla ‘Unipol Arena’ degli azzurri contro il Canada è da incubo. Dal primo tie, l’Italia esce sconfitta con un netto 3 a 0, in virtù dei successi di Galarneau su Sonego per 7/6 6/4, di Diallo su Musetti per 7/5 6/4 e del duo Galarneau/Pospisil su Arnaldi/Bolelli per 6/7 6/4 7/6.

    Dopo due giorni, gli azzurri tornano in campo contro il Cile per l’immediato riscatto. Tutti e tre i match sono tiratissimi e vedono gli azzurri perdere il primo set per poi ribaltare le sorti dell’incontro.

    Gli uomini di Volandri superano i sudamericani per 3 a 0, grazie alle vittorie di Arnaldi su Garin (2/6 6/4 6/3) di Sonego su Jarry (3/6 7/5 6/4) e nel doppio di Musetti/Sonego su Barrios Vera/Tabilo (6/7 6/3 7/6).

    Lorenzo Sonego – Foto @Roberta_Corradin

    Protagonista del tie è Lorenzo Sonego: il gladiatore torinese batte il n. 1 cileno Nicolas Jarry al terzo set, annullando ben quattro match point.

    La settimana bolognese si conclude quindi con il 2 a 1 contro la Svezia (già eliminata dalla competizione) e la qualificazione – per il terzo anno consecutivo – alle Davis Cup Finals: Arnaldi regola Leo Borg (6/4 6/3), Sonego supera Ymer (doppio 6/4), Musetti/Bolelli cedono a Bergevi/Goransson (6/4 6/7 8/10).

    Matteo Arnaldi in conferenza stampa dopo la vittoria su Leo Borg

    Il tabellone dei quarti di finale a Malaga regala all’Italia il confronto con l’Olanda.

    Negli altri match, il Canada è opposto alla Finlandia, la Repubblica Ceca all’Australia, mentre la Serbia deve affrontare la Gran Bretagna.

    Rispetto alla fase a gironi, l’Italia può contare ora su un Jannik Sinner in grande
    spolvero, reduce da una settimana da sogno alle Nitto ATP Finals torinesi, chiusa con la sconfitta in finale contro Djokovic.

    L’esordio al ‘Palacio de Deportes José María Martín Carpena’ contro l’Olanda non è dei più semplici: Arnaldi non trasforma due match point contro van De Zandschulp che porta a casa l’incontro col punteggio di 6/7 6/3 7/6.

    A cambiare l’inerzia del tie in favore dell’Italia ci pensa Sinner. L’altoatesino batte prima Griekspoor 7/6 6/1 nel singolare e si ripete nel doppio al fianco di Sonego, sconfiggendo per 6/3 6/4 Koolhof/Griekspoor.

    In semifinale gli azzurri trovano la Serbia. Come accaduto nei quarti con l’Olanda, l’Italia parte male perdendo il primo singolare con Musetti battuto da Kecmanovic (6/7(7) 6/2 6/1).

    A Sinner ancora una volta il gravoso compito di rimettere in pista i suoi, affrontando nuovamente in pochi giorni il n.1 del mondo Novak Djokovic.

    Sinner VS Djokovic

    Vinto agevolmente il primo set per 62, Jannik cede al serbo il secondo parziale col medesimo punteggio. Il terzo set è una battaglia: annullando 3 match point consecutivi nel decimo gioco, Sinner vola verso una storica vittoria (6/2 2/6 7/5).

    A completare la rimonta, arriva il successo nel doppio della ‘premiata ditta’ Sinner/Sonego che supera per 6/3 6/4 Djokovic/Kecmanovic: l’Italia torna in finale nella competizione 25 anni dopo l’ultima volta (1998, sconfitta a Milano contro la Svezia).

    A separare gli azzurri dal secondo titolo della storia resta dunque solo l’Australia. I ragazzi di Capitan Volandri questa volta sono perfetti: bastano infatti i due singolari, con le vittorie di Arnaldi su Popyrin (7/5 2/6 6/4) e Sinner su De Minaur (6/3 6/0), per regalare all’Italia la seconda Coppa Davis della sua storia a 47 anni di distanza dal primo trionfo.

    Si riparte mercoledì 11 settembre alle ore 15.00 contro il Brasile. Tutti pronti per tifare la squadra azzurra nella Coppa Davis 2024? Noi sì!

    (Fonte: Ufficio Stampa FITP)

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